Aquileia

Aquileia 2013

All’inizio del mese di Settembre 2013 è stato organizzato uno stage presso lo scavo archeologico della Domus dei Putti danzanti di Aquileia, in collaborazione con l’Università di Trieste.Lo stage si è svolto tra il 2 Settembre 2013 e il 6 Settembre 2013, in quanto lo scavo, aperto nel mese di Agosto 2013, ha prolungato le attività fino al 7/9 2013. Le prime elaborazioni della campagna di misure 2013 sono state finalizzate a fornire la descrizione aggiornata dell’area del giardino. Lo stage consisteva nell’aggiornare i dati sullo scavo archeologico aggiungendo l’area del giardino/peristilio e quello delle botteghe che si affacciano sul cardo, nella zona orientale dello scavo.

Rilievo sul campo
Rilievo tramite TLS

Il rilievo è stato effettuato attraverso TLS (terrestral laser scanner) ottenendo in breve tempo dei dati di facile elaborazione, utili per la probabile ricostruzione fatta della zona, eseguita sempre nel periodo di permanenza ad Aquileia. Grazie all’ottenimento delle immagini e delle nuvole di punti, si è potuto procedere all’archiviazione e alla elaborazione di esse, al fine di ottenere diverse elaborazioni sia tridimensionali che bidimensionali.

Uno degli obiettivi dello stage, raggiunto tramite le attività svolte nel Laboratorio del Politecnico successive alla fase terreno, sono stati i temi della comunicazione delle informazioni derivanti dallo scavo e dall’interpretazione della struttura residenziale, realizzando anche elaborati di ricostruzione, bidimensionali e 3D.

 

Immagine laser
Nuvola di punti dell’area di scavo ottenuta in laboratorio

Per rendere più fruibile e chiaro il modello della domus sono state realizzate alcune elaborazioni che sovrappongono alla rappresentazione dell’esistente una planimetria ricostruita della struttura abitativa e delle adiacenti botteghe affacciate sul tratto di cardo ad Est.

 

 

 

 

Revit
Elaborazione 3D della possibile disposizione della Domus

Dalla planimetria si è passati allo studio di quelle che potevano essere le corrette volumetrie della domus andando ad individuare le caratteristiche architettoniche , dei diversi nuclei, e le corrette proporzioni architettoniche che potevano, verosimilmente, comporre la domus. Per la ricostruzione della forma e del proporzionamento del sistema colonna/trabeazione, sono state osservate le regole di proporzionamento indicate dal Vignola per lo stilo tuscanico, mentre la forma della cornice che compare in tutte le rappresentazioni ricostruttive del peristilio derivano da un rilievo diretto longimetrico di un frammento di cornice rinvenuto nello scavo.

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