Progettista:
Vittorio Bonadé Bottino
Bottino
Luogo:
Sestrière (TO)
Anno:
1932-1934
Queste due architetture rappresentano non solo un nuovo modo di pensare l’architettura in relazione al territorio ma un vero e proprio punto di rottura nei modi di pensare e costruire la montagna. Gli edifici si presentano come una sorta di wagon-lit arrotolati lungo una spirale ascendente. Ciò che conta non è più l’appartenenza linguistica, seppur di reinvenzione, praticata dall’eclettismo, ma l’oggetto geometricamente puro, astratto, che proprio in virtù di ciò si impone e si autolegittima, per contrapposizione, rispetto al paesaggio.