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  Prospero Richelmy

Prospero Richelmy   Primo rettore della Scuola di Applicazione per Ingegneri di Torino dal 1860 al 1880. Nato a Torino il 28 luglio del 1813, Richelmy conseguì giovanissimo il diploma d'ingegnere all'Università di Torino (1833) e solo cinque anni dopo era già dottore aggregato alla facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche nella stessa Università.

Professore di Idraulica nell'anno scolastico 1848-1849, Richelmy fu titolare della cattedra dal 1850 al 1860.

Nel 1851 fu nominato socio residente della Reale Accademia delle Scienze, di cui divenne vice-presidente dal 1869 fino alla morte.

Dal 1852 Richelmy fu anche membro del Consiglio Superiore dell'Istruzione Pubblica.

Dal 1860 divenne infine professore di Meccanica Applicata e di Idraulica Pratica presso la Scuola di Applicazione del Valentino, oltre che direttore della stessa.

Nel 1869 Richelmy fece costruire al Valentino un nuovo edificio sperimentale idraulico - la Torre Idraulica di Richelmy o Torre degli efflussi - poiché lo stabilimento della Parella, il cui Castello d'acqua risaliva al 1763, era ormai superato. La Torre Idraulica di Richelmy rimase in funzione fino al 1858, quando l'Istituto di Idraulica si trasferì nella nuova sede di Corso Duca degli Abruzzi.

Durante il rettorato, Richelmy si interessò personalmente di scegliere insegnanti capaci, di fornire la sede per nuovi fabbricati e nuove collezioni, infine di difendere la Regia Scuola dai contrasti con il Regio Museo Industriale, che non era solo sede di mostre e raccolta di materiale da collezione, ma rivestiva anche funzioni didattiche ospitando vari corsi a livello tecnico per gli aspiranti ingegneri.

Richelmy fu anche socio della Società degli Ingegneri ed Architetti di Torino, fondata nel 1864, come sodalizio tra la Scuola di Applicazione ed i professionisti, nell'ottica di un rapporto tra studi teorici ed insegnamenti professionali. All'interno di essa Richelmy si adoperò affinché venisse permesso agli studenti del Valentino d'accedere ai cantieri di lavoro, per osservare direttamente i procedimenti e le tecniche adottati, con la possibilità di ricevere eventuali spiegazioni dagli assistenti.
Nel febbraio del 1880 Richelmy iniziò ad accusare i segni di una lunga malattia che il 13 luglio del 1884 lo portò alla morte.


 
 
 
  
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