Tra fine Giugno e inizio Luglio ci siamo nuovamente recati a Mirafiori sud per incontrare gli abitanti e i fruitori del quartiere. Questa volta però il nostro obbiettivo non è stato semplicemente quello di incontrare le autorità o raccogliere dati da inserire nella mappa, bensì quello di condurre delle interviste ai passanti e far conoscere il nostro progetto e i prossimi incontri di Settembre.
Le interviste sono state svolte nell’arco di una settimana in quattro giornate e hanno coinvolto diverse zone come i giardinetti di Negarville, la Strada del Drosso e la zona dei giardini privati degli edifici situati davanti all’asilo Roveda.
L’obbiettivo principale delle interviste, oltre che parlare della nostra iniziativa e cercare di coinvolgere i nostri interlocutori, è stato quello di scoprire maggiori informazioni riguardo alla vita nel quartiere e alle difficoltà e problematiche che gli abitanti incontrano quotidianamente. Per fare ciò, abbiamo cercato di variare il più possibile la tipologia di persone da intervistare incontrando donne, ragazzine, madri, ragazzi, anziani e perfino dei bambini.
I risultati di queste interviste si sono rivelati molto utili per comprendere in maniera più approfondita quelle barriere territoriali e sociali che sono appunto l’obbiettivo primario del nostro progetto e a classificare alcuni limiti e aspetti negativi in base alla categoria di persone che abbiamo intervistato.
Di seguito, alcune difficoltà che accomunano le tipologie di persone che abbiamo incontrato.
Anziani:
– poca illuminazione
– scarsa efficienza del mercato (ci sono poche bancarelle e vengono solo quando piove)
– ambienti sporchi causati dall’elevato numero di cani
– poca efficienza della collocazione di panchine nel giardino
Genitori con figli piccoli:
– il fatto che la piazzetta di Negarville non sia recintata o comunque non abbia una zona filtro prima della strada, rendendo il luogo poco sicuro per i bambini
– assenza di vigilanza e poca cura dei spazi aperti
– ambienti sporchi causati dall’elevato numero di cani
– inefficienza dei trasporti
– scarsa connessione con i supermarket e mercati forniti
– lamentele degli anziani della zona che non hanno piacere che i bambini giochino nei parchi per via dell’inquinamento acustico prodotto
Ragazzi e ragazze adolescenti e giovani:
– mancanza di piste ciclabili efficienti
– assenza di servizi e luoghi di svago, che li costringe a recarsi nel centro città
– inefficienza dei trasporti (passaggi del 63 poco frequenti)
Bambini:
– disagio per la vicinanza del campo rom
– lamentele degli anziani della zona che non hanno piacere che i bambini giochino nei parchi per via dell’inquinamento acustico prodotto
Si può notare quindi che le esigenze e le problematiche variano in base all’età delle persone e che ogni categoria, nonostante presenti delle analogie con le altre, evidenzia problemi riguardanti quella fascia d’età. La categoria che ci ha esposto più “barriere”, per esempio, è stata quella che raggruppa i genitori con bambini piccoli, in quanto, avendo dei figli e quindi necessità maggiori rispetto ad altre persone, sono più consapevoli di alcune difficoltà e limiti del quartiere.