Dottorato

Building the Alps

Nell’ambito del corso di dottorato DASP, il filone “Building Alps” opera una riflessione generale sulle discipline del progetto a partire dalla considerazione che il territorio montano e l’architettura alpina sono il laboratorio ideale in cui testare le modalità con cui non solo il progetto, ma anche la storia e la critica architettonica, possono misurare i propri modi ed i propri strumenti alla luce delle condizioni fisiche, culturali, sociali ed economiche di riferimento.

“Building Alps” indirizza l’attività di ricerca secondo tre tematiche principali che intercettano contributi disciplinari differenti:

  • Innovazione e architettura. L’ambito tematico muove dalla caratteristica del territorio alpino di porsi come luogo ideale in cui mettere alla prova le discipline del progetto con il concetto di “limite” inteso come radicalizzazione delle condizioni al contorno (limite climatico, ambientale, topografico, ecc.) che inducono inedite riflessioni sugli aspetti progettuali, tecnologici, energetici, linguistici, ecc.
  • Territorio e paesaggio. L’ambito tematico si concentra sul progetto alla grande scala del territorio alpino avviando una riflessione sulle trasformazioni urbane in epoca contemporanea (infrastrutture, insediamenti, ambiente) e sul ruolo del progetto d’area vasta all’interno del contesto alpino, intercettando le discipline della pianificazione, della geografia e di quelle legate allo sviluppo locale dei territori.
  • Storia e patrimonio. L’ambito tematico affronta le modalità specifiche e le temporalità con cui, in montagna, si sviluppa il concetto di patrimonio storico, architettonico e naturale, con attenzione alle diverse fonti (archivistiche, materiali, orali) che consentono di ricostruirne scientificamente i caratteri; mettendo in gioco una forte interazione con le discipline legate al progetto, al paesaggio, all’ambiente.

Il filone di ricerca “Building Alps” si pone dunque l’obiettivo di mettere a fuoco approcci, ruoli, visioni e potenzialità delle discipline del progetto e dell’architettura contemporanea all’interno del contesto delle Alpi.
In sostanza si tratta di ridefinire una posizione che, attraverso il superamento della mera dimensione “linguistica” dell’architettura, sembra oggi costruirsi a partire dalla reinterpretazione dei modelli insediativi, dalla rilettura dei contesti locali, dal rapporto tra la preesistenza e l’innovazione, dalle modalità dialogiche con il paesaggio, dalla specificità con cui le scelte tecnologiche e progettuali caratterizzano i contesti montani.