Missione archeologica italiana di Hierapolis di Frigia (Turchia)

AGORA'

En sortant par la porte du Nord-Ouest de la ville, on rencontre l'Agora, terminé par une porte triomphale, accompagnée de tours [...].
Pierre Trémaux, Exploration archéologique en Asie Mineure, Paris, 1865-'68, description des planches (pl.1).

Descrizione
L'agorà occupa la vasta piana tra la plateia e le pendici della collina a Est della città con una grande piazza di 170x280 mt., racchiusa su tre lati da edifici a due navate porticati e sul lato orientale da una stoa-basilica costruita sul primo terrazzamento del pendio, raccordato al piano della piazza da una scalinata marmorea di quattro metri.

La facciata della stoa-basilica, a due piani, è scandita da una successione di arcate impostate su pilastri con semicolonne addossate; questi presentano capitelli ionici, ornati da maschere fitomorfe, sui quali poggia un dado modanato a trabeazione.

Al centro del colonnato aggetta un ingresso monumentale che presenta una ricca decorazione scultorea di cui si segnalano capitelli movimentati da leoni che azzannano tori e capitelli con sfingi alate. Gli elementi costruttivi sono realizzati in marmo locale proveniente dalle cave di Thiounta.

Contesto cronologico
fine I - II secolo d.C.: il progetto è unitario, compreso nel piano urbanistico di ricostruzione della città dopo il terremoto del 60 d.C.; la realizzazione del complesso, che si dispone su una vasta area precedentemente occupata da necropoli e fornaci, si protrae per l'intero secondo secolo, periodo di maggiore fioritura economica della città;
metà IV secolo d.C.: un violento terremoto danneggia irrimediabilmente le strutture delle stoai che racchiudevano la piazza;
fine IV - inizio V secolo d.C.: la costruzione delle mura teodosiane esclude dall'area urbana il crollo dell'agorà. Sullo stilobate della stoa meridionale si imposta un tratto delle mura nelle quali vengono reimpiegati elementi costruttivi dell'antico complesso; grandi fornaci occupano i resti delle stoai;
V - VI secolo d.C.: nell'area dell'agorà prosegue l'attività per la produzione di materiale fittile e piccole abitazioni vengono costruite per gli artigiani;
post VI - XII secolo d.C.: attività agricola e pastorizia si insedia sui resti sepolti dell'antica piazza.

Interventi di restauro
Il riassemblaggio degli elementi dell'ordine architettonico di un pilastro della stoa-basilica consente una sia pur parziale lettura della fronte monumentale, permettendo inoltre la salvaguardia di parti architettoniche e scultoree di eccezionale valore documentario per lo studio della decorazione dell'Asia Minore.
Modalità:
1991: sostituzione del secondo rocchio del pilastro in caduta, seriamente compromesso, con un blocco appositamente preparato in conglomerato di cemento bianco, calce, polvere e graniglia di marmo;
Risistemazione dei gradini marmorei della scalinata ed esemplificazione di un tratto di essa con blocchi di travertino;
1992: anastilosi del pilastro con l'utilizzo del rocchio precedentemente formato fino al dado di trabeazione. Il rocchio sostituito è collocato accanto al pilastro rimontato;
1993: lavorazione e formazione delle scanalature del rocchio sostitutivo.


Archivio immagini | Indice degli argomenti | Planimetria


c/o Politecnico di Torino - Dipartimento Casa-Città - Viale Mattioli 39, 10125 Torino ITALY
tel. + 39 11 5646440 - 5646413
fax + 39 11 5646499
Italyan Kazi Heyeti - Pammukkale (Denizli) TURKEY
tel./fax + 90 258 2722789
E-Mail address <donatella.ronchetta@polito.it>