Descrizione
Il tempio sorgeva all'interno di una vasta area sacra, temenos di circa 70 metri di larghezza, circondato da un muro a cui si addossava sui lati Sudovest e Nord un porticato marmoreo di ordine dorico, che cronologicamente è riferibile alla ricostruzione di età flavia. Nessuna struttura venuta in lluce dagli scavi puņ essere attribuita ad un tempio di I sec., mentre la sistemazione attuale dell'area sacra su due terrazze collegate da una scalinata marmorea induce a ritenere possibile l'esistenza di altri edifici di culto, oltre al tempio di Apollo ancora oggi visibile. Quest'ultimo sorge su un podio nell'angolo Sudorientale del peribolo dorico, occupando parte della scalinata marmorea: la cella presenta una pianta in antis pressoché quadrata e, forse, era divisa internamente da colonne. L'edificio, costruito con molti blocchi di reimpiego, tra cui i testi del famoso oracolo alfabetico, č da collocare nel III sec., in un momento di trasformazione del complesso cultuale.La dedicazione si deduce da due piccole stele in marmo - recuperate nel corso dello scavo degli scarichi votivi interni al santuario - in cui compare la doppia ascia e l'appellativo Kareios, riconducibile al carattere ctonio e oracolare di Apollo.

Contesto cronologico
I sec. a.C. - I sec. d.C.: attestazione archeologica di materiali riferibili a pratiche cultuali nell'area del santuario;
età flavia: probabile costruzione del porticato dorico, per analogia con la disposizione architettonica della via di Frontino (datata all'86 d.C.); verosimilmente a questa fase si dovrebbe ascrivere anche l'edificazione di un tempio, oggi scomparso;
III sec. d.C.: costruzione del tempio di Apollo, di cui è ancora visibile il podio insieme a vari elementi architettonici.