La Missione Archeologica Italiana di Hierapolis di Frigia prende
avvio nel 1957, quando Paolo Verzone (ordinario di Storia
dell'Architettura presso la Facolt� di Architettura del Politecnico
di Torino) ottiene dal Governo turco la concessione del sito di
Hierapolis-Pamukkale per indagini storico-architettoniche. Se la
primissima attivit� si � indirizzata verso i resti paleobizantini
che pi� interessavano il grande medievista, gli sviluppi successivi
hanno visto la Missione impegnata in un omogeneo e completo
programma d'indagine e studio della citt� che ha permesso di
determinare una prima stratigrafia storica ed evidenziare i
complessi monumentali maggiormente significativi in un definito
impianto urbano.
In pi� di quarant'anni di lavoro, che hanno visto il progressivo
arricchirsi ed affinarsi dell'impostazione metodologica della
ricerca, con l'apporto disciplinare delle diverse specializzazioni
dell'archeologia, sono stati scavati e indagati sistematicamente la
Porta onoraria Nord della
citt�, dedicata a Domiziano, il tempio di Apollo costruito
sull'antico Plutonion, alcuni edifici di culto cristiano, tra cui
emerge per eccezionalit� d'impianto il Martyrion
di San Filippo, e parte delle vaste necropoli
che circondano la citt�. Si � iniziato inoltre lo scavo del grande teatro
di et� flavia, cui � seguita l'indagine dell'agor�
commerciale nella zona periferica della citt�. Parte integrante
dell'attivit� della Missione sono gli interventi per il
consolidamento e la conservazione delle strutture e dei materiali
emergenti dallo scavo. L'idea di conservazione che la Missione ha
cercato di seguire fin dall'avvio dei lavori � fondata sulla
consapevolezza dell'unicit� e dell'insostituibilit� del patrimonio
del sito; da ci� � emersa la necessit� di operare anche limitati
interventi che permettano di tutelare questo bene e di porre in
evidenza la valenza culturale delle testimonianze di uno dei
principali siti antichi dell'Asia Minore, inserito dall'UNESCO tra
il patrimonio dell'umanit�. |