REACCESS:
Risk
of
Energy
Availability:
Common
Corridors
for
Europe
Supply
Security (from 2008 to 2011)
DESCRIZIONE DEL PROGETTO
Il progetto, finanziato dal Settimo Programma Quadro, è stato proposto e coordinato dal Prof. Evasio Lavagno. Il progetto ha ricevuto un totale di più di 3MEuro ed ha coinvolto 11 partners. L’obiettivo principale del progetto è stato la realizzazione di strumenti per l’analisi di scenario relativa all’importazione energetica dell’EU. Tali strumenti dovevano anche tener conto allo stesso tempo delle caratteristiche tecniche, economiche e ambientali dei principali corridoi energetici, per tutte le commodities e le infrastrutture energetiche. L’import contribuisce in maniera crescente al consumo di energia dell’EU27. Secondo i più accreditati outlook energetici al 2030, circa il 70% dei fabbisogni energetici europei saranno coperti da fonti non rinnovabili che origineranno da aree extra-EU, alcune delle quali molto remote e geopoliticamente instabili. Sono stati identificati i principali corridoi “captive” ed “open sea” per la fornitura di energia primaria e secondaria verso l’EU27 più Norvegia, Svizzera, Islanda e gli Stati balcanici. Le loro caratteristiche tecniche, economiche ed ambientali sono state raccolte in un Data Base associato ad una rappresentazione GIS. Le commodities prese in considerazione sono state: greggio, gas naturale, carbone, biomassa, HVDC, elettricità, materiale nucleare ed idrogeno. Tali corridoi energetici e i loro attributi sono stati implementati in modelli multiregionali – basati su versioni adattate di approcci ETSAP-TIMES (modelli panEU27++ e TIAM TIMES) – che descrivevano i sistemi energetici e il trade di commodities energetiche fra regioni/nazioni europee ed extra-europee. In particolare, il nuovo REACCESS CORridor model (RECOR) è stato sviluppato per rappresentare in dettaglio lo status e i possibili sviluppi futuri del sistema dei corridoi energetici che portano energia dai fornitori ai consumatori, mantenendo e valorizzando anche la caratteristica spaziale dei percorsi. Una delle principali innovazioni della nuova metodologia è l’inserimento di indici di rischio nel modello, in modo da riconoscere gli scenari meno rischiosi ex-ante. L’approccio della costruzioni di scenari è stato generalizzato, per esplorare trade-offs fra le differenti componenti della funzione obiettivo, come il costo, la rischiosità del corridoi, il rischio tecnologico e le politiche di protezione dell’ambiente.
ATTIVITA' DEL LAME
Il gruppo LAME ha svolto una attività variegate incluso il
necessario coordinamento, la ricerca e le attività di
dissemination.
Il lavoro di ricerca è stato svolto preparando il
database dei corridoi, incluse le rotte captive ed open sea,
cooperando all’implementazione di questi corridoi nei modelli
esistenti (ancorché profondamente aggiornati e rivisti)
producendo nuovo modulo RECOR e analizzando scenari che
includevano la riduzione del rischio geopolitica per l’EU. Uno
strumento GIS è stato preparato per la visualizzazione dei
corridoi e dei risultati dei run del modello. Il database (e il
modello RECOR) rappresenta, in maniera dettagliata, i corridoi
energetici attivi e pianificati delle principali commodities per
un totale di oltre 1400 links. L’attività è continuata ben oltre
il termine del progetto, con la rifinitura del modello RECOR e
lo sviluppo di uno strumento GIS addizionale con la possibilità
di rappresentare una nuova interfaccia utente per l’esecuzione
del modello.
WORK PACKAGES
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WP1: Project management, scientific co-ordination and Work Package activities integration
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WP2: Detailed description of the energy Import framework for EU27+
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WP3: EU security of supply and environment policies vs. energy routes
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WP4: Modelling EU energy system corridors
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WP5: Scenario analysis and result reporting
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WP6: Dissemination and Exploitation Activities
PUBBLICAZIONI SUL TEMA