Museo Virtuale Il nomeLa storiaI luoghiLa memoriaPost scriptum  

L'IconografiaPolitecnico

In Europa
In Italia
In Piemonte
   
ISTITUTO TECNICO SUPERIORE, MILANO

http://www.polimi.it

Nel 1859 a Milano venne istituito un "Regio Istituto Tecnico Superiore", grazie all'emanazione della legge Casati.

La prima sede fu in via Senato, nel Palazzo del Collegio Elvetico, ora Archivio di Stato, già Palazzo del Senato, dove vi rimase dal 1863 al 1866.

Tale sede venne sostituita con il Palazzo della Canonica, in Piazza Cavour, dal 1866 al 1927.

Vennero attivati i corsi di Ingegneria civile, Ingegneria Meccanica e una Normale per la formazione di insegnanti per le discipline scientifiche.

Nel 1865 vennero istituiti i primi corsi della Scuola di Applicazione per gli Architetti Civili.

Seguendo i dettami dei Politecnici europei, venne introdotto il biennio preparatorio per l'acquisizione delle metodologie e dei fondamenti scientifici. Adeguandosi allo sviluppo tecnologico ed industriale dell'epoca, il programma didattico del corso di ingegneria civile si orientò prevalentemente verso le costruzioni civili e stradali, le ferrovie e lo studio dei materiali. Parallelamente la sezione di ingegneria meccanica, diretta da Giuseppe Colombo (successore di Francesco Brioschi nella direzione del Politecnico) aprì nuovi corsi: chimica tecnologica (1867), metallurgia, economia applicata all'industria, elettrotecnica (1897), scuola di elettrochimica (1902), corso speciale di aeronautica (1909).

Per quanto riguarda il campo architettonico, nel 1865 Camillo Boito costituì la sezione per architetti civili, comprendente tre anni di insegnamenti tecnico-scientifici, attivati nella sede del Politecnico, e di corsi di storia dell'architettura e stili, presso l'Accademia di Brera.

Nel 1903 il biennio propedeutico ai corsi di formazione per ingegneri ed architetti venne scisso in due scuole distinte.

Nel 1926 il Politecnico, ancora formalmente definito "Regia Scuola di Ingegneria", prevedeva cinque indirizzi di laurea: uno in ingegneria civile, tre in ingegneria industriale (meccanica, chimica ed elettrotecnica), uno in architettura.

Fino al primo conflitto mondiale l'obiettivo primario dell'Istituto fu la formazione di professionisti "capaci di guidare il processo di trasformazione industriale", soprattutto nei settori della meccanica (tessile, ottica e di precisione), della siderurgia ed elettrica, dei trasporti, e legato anche alla nascita di società idroelettriche.

L'attività didattico-scientifica vide la presenza di prestigiose figure come Francesco Brioschi; l'astronomo Giovanni Schiapparelli (insegnò al "Regio Istituto Tecnico Superiore" dal 1863 al 1875); il fisico matematico tedesco Max Abraham (1909-1915); Ignazio Porro; i naturalisti e geologi Ettore Artini, Francesco Salmoiraghi e Antonio Stoppani; gli ingegneri idraulici Gaudenzio Fantoli ed Ettore Paladini. Tra il 1920 e il 1927 il Politecnico si trasferì in un gruppo di edifici, noto come "città degli studi", siti in aperta campagna, presso la nuova circonvallazione e prospicienti l'attuale Piazza Leonardo da Vinci.

Nel 1925, grazie al supporto della Edison, nacque la Fondazione Politecnica Italiana.

Nel 1933 vennero istituite le Facoltà di Ingegneria e di Architettura.

 
 
  
  HOME   MAIL   CERCA IL NOME    LA STORIA    I LUOGHI    LA MEMORIA    POST SCRIPTUM