Di fronte alla complessità della cultura politecnica, e non solo in faccia alla varietà degli orizzonti e dei contenuti propri di un ateneo chiamato "Politecnico", questo Museo Virtuale più che una soluzione si propone come una domanda. Il progetto di un sito Internet pone invero molti interrogativi, soprattutto perché esso si deve proporre, sin dall'atto del suo concepimento, come qualcosa di completamente diverso da ciò che sino ad oggi è stato un libro. Ma la cultura politecnica, in una società che oggi non è già più "industriale", può diventare una nuova porta per svelare alcuni aspetti del nostro mondo, di cui così poco sappiamo. La proposta di un Museo Virtuale non vuole soltanto sopperire alla temporanea mancanza di spazi espositivi per i ricchi materiali delle collezioni, che il Politecnico di Torino ha raccolto nei suoi quasi centocinquant'anni di vita, ma è soprattutto un racconto, un "viaggio" come vuole lo stile multimediale, di ciò che si è intessuto intorno a questa realtà torinese: non è la storia di una singola città, ma piuttosto solo una delle mille facce della nostra complessa società globale. Vittorio Marchis |