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Antonio Capetti
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Nacque a Fermo il 15 maggio 1895. Capetti si laureò in Ingegneria Industriale Meccanica al Politecnico di Torino (1918).
Il professor
Modesto Panetti lo volle come assistente per Meccanica Applicata alle Macchine e Costruzioni Aeronautiche.
Dal 1919 Capetti fu professore incaricato di Motori per Aeromobili e nel 1924 conseguì la libera docenza in Macchine Termiche. L'anno successivo egli venne nominato professore di ruolo non stabile alla cattedra di Macchine Termiche ed Idrauliche presso la Scuola d'Ingegneria di Palermo.
Dal 1927 Capetti venne nominato professore straordinario, poi ordinario, alla cattedra di Macchine della Scuola d'Ingegneria di Padova, dove rimase fino al 1934.
A Padova Capetti curò l'Istituto di Macchine della facoltà, che in quegli anni guadagnò grande fama.
Nel 1934 Capetti tornò a Torino come professore ordinario di Motori per Aeromobili. Il Laboratorio di Aeronautica del Politecnico di Torino gli chiese la realizzazione della galleria per le prove dei motori in condizioni di alta quota.
La seconda guerra mondiale distrusse il Laboratorio di Macchine e Capetti, passato nel frattempo alla cattedra di Macchine, s'impegnò a ricostruirlo.
Dal 1947 al 1955 il professore fu preside della facoltà di Ingegneria e si occupò della sua riorganizzazione. Dal 1955 al 1970 fu rettore del Politecnico e portò brillantemente a termine le pratiche per il trasferimento nella nuova sede in Corso Duca degli Abruzzi (1958). Capetti guidò dunque il Politecnico in uno dei periodi più difficili ed oscuri dell'Istituzione.
Egli fu socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze dal 1937, socio nazionale residente nel 1949, presidente del Comitato per l'Ingegneria del Cnr dal 1961 al 1963. Inoltre Capetti fu presidente dell'Ata (Associazione Tecnica dell'Automobile) dal 1954 al 1960 e presidente della sezione piemontese dell'Ati (Associazione Termotecnica Italiana) dal 1947 al 1956.
Morì a Torino nel luglio del 1970.
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