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Carlo Mollino
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| | Nacque a Torino il 6 maggio 1905. Mollino studiò presso il Collegio San Giuseppe di Torino e si iscrisse ad Ingegneria presso il Politecnico. Dopo un anno Mollino si trasferì alla Regia Scuola Superiore di Architettura, futura facoltà di Architettura del Politecnico. Si laureò nel luglio del 1931. Egli compì il tirocinio professionale con il padre, l'ingegner Enrico Mollino, al quale si devono importanti opere in Torino, tra cui l'ospedale delle Molinette.
Mollino lavorò presso lo studio paterno e nel frattempo partecipò a vari concorsi che lo videro tutti vincitore. Nell'autunno del 1949 entrò come incaricato del corso di Decorazione alla facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Nel 1953 Mollino ottenne la cattedra di Composizione Architettonica, che conservò fino alla morte.
L'Accademia di San Luca riconobbe nel 1970 l'eccezionalità dell'opera di Mollino come progettista
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| | (dal 1928 al 1973) e come uomo di cultura. Egli morì nello studio del padre, da lui ereditato, il 27 agosto 1973.
Il suo archivio professionale è conservato nel Fondo Carlo Mollino. Sua opera maggiore degli anni Trenta in Italia è la sede |
Torino, Teatro Regio | |
della Società Ippica Torino (1935-1939), demolita nel 1960 per incomprensibili vicende burocratico-patrimoniali.
Per quanto riguarda la sua produzione architettonica, sono da ricordare: la stazione per slittovia con albergo al Lago Nero in Val d'Aosta (1948), realizzata in ferro, legno e cemento armato, l'auditorium della Rai in Torino, in collaborazione con l'architetto Morbelli, il monumento Ai Caduti per la Libertà nel cimitero di Torino (con lo scultore Mastroianni), il progetto per la Camera di Commercio (1964) e il Teatro Regio, oltre a numerosi edifici civili. |
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