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Alberto Sartoris
Architetto e scrittore, nato a Torino il 2 febbraio 1901. Sartoris fu uno degli iniziatori del movimento razionalista italiano. Studiò all'Ecole des Beaux-Arts di Ginevra e all'Ecole des Beaux-Arts di Parigi, diplomandosi rispettivamente nel 1919 e nel 1923.
A partire dagli anni '20 Sartoris svolse un'intensa attività di teorico propagandista della cultura razionalista. Nel 1932 Milano l'architetto pubblicò la sua opera capitale, Elementi dell'architettura funzionale, studio degli sviluppi dell'architettura contemporanea.
Durante gli anni Venti Sartoris si trasferì a Torino, dove iniziò la sua attività professionale, diventando discepolo di Annibale Rigotti e di Raimondo d'Aronco. Sempre a Torino collaborò con il pittore Felice Casorati.
Di questo periodo rimangono gli studi di Sartoris per la progettazione architettonica e urbanistica del Piazzale dello Stadio di Torino, quelli per un complesso di edifici d'abitazione e uffici a Orbassano e per il Palazzo delle Belle Arti di Milano.
A Ginevra Sartoris progettò un complesso di cellule operaie su palafitte, richiamando la sua azione per il logement social e il Teatro d'Avanguardia. Membro del Miar e fondatore del Cirpac (Congressi Internazionali per la Risoluzione del Problema Architettonico Contemporaneo), nel 1932 Sartoris tenne a Milano una mostra personale di architettura.
Negli anni seguenti, insieme a Felice Casorati, ideò la macelleria-modello per la via commerciale alla Biennale di Monza del 1927; disegnò alcuni mobili e progettò e allestì il teatro privato di Casa Gualino a Torino.
Sartoris non interruppe mai i suoi rapporti con l'ambiente culturale di Ginevra, collaborando con riviste del settore, il "Werk/oeuvre" e il "Das neue Frankfurt", e partecipando all'organizzazione di esposizioni, come quella degli Artisti Italiani Contemporanei.
Nel 1928 progettò l'edificio delle comunità artigiane fasciste per l'esposizione torinese. Diventò membro fondatore del 1° Congresso Internazionale di Architettura Moderna, al castello di Madame de Mandrot, a la Sarraz.
Negli anni seguenti l'attività professionale di Sartoris proseguì con conferenze in Argentina, la progettazione della città satellite operaia di Rebbio e del quartiere popolare di via Anzani a Como (1938-39), in collaborazione con Terragni.
Nel 1972 Sartoris ritornò a Torino, diventando membro onorario del Circolo della Stampa e del municipio della città nel 1980 e 1981.
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