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  Michele Elia

Nacque ad Auissois in Savoia il 27 novembre del 1829. Elia frequentò le scuole secondarie a Casale Monferrato (Torino) e si diplomò perito misuratore a Torino nel 1845. Dopo essersi impiegato per un breve periodo al Genio Militare, Elia si iscrisse alla facoltà di Matematica dell'Università di Torino e conseguì la laurea in Ingegneria Idraulica e in Architettura Civile nel 1851.
Terminati gli studi, Elia iniziò a lavorare per il Genio Civile in qualità di aspirante allievo ingegnere. Egli si distinse notevolmente nei lavori di tracciamento del tratto ferroviario Novara-Arona ed ottenne così la promozione nel 1854 ad allievo ingegnere effettivo, con compiti di manutenzione della linee ferroviarie.
Elia divenne nel 1863 capo servizio di II classe nelle Ferrovie dello Stato. Per la società ferroviaria svolse anche un'importante attività didattica, insegnando alla Scuola dei macchinisti. Dopo questa prima esperienza decise di dedicarsi alla carriera di docente ed accettò nel 1867 la cattedra di Meccanica all'Istituto Tecnico Superiore di Torino.
Grazie alla sua formazione culturale, che combinava il rigore scientifico con l'esperienza diretta in un settore decisivo per l'industrializzazione come quello ferroviario, fu chiamato nel 1870 a insegnare Tecnologia Meccanica al Regio Museo Industriale di Torino.
Durante gli anni di insegnamento, Elia si interessò prevalentemente alla ricerca, come testimoniano i numerosi articoli da lui pubblicati sugli "Annali "del Regio Museo Industriale. Tra le sue opere a carattere scientifico ricordiamo il trattato Principi di Tecnologia Meccanica (1872).
Tra il 1879 ed il 1880 Elia ricoprì ufficiosamente la carica di direttore del Regio Museo Industriale, carica rimasta vacante dopo la scomparsa di Giovanni Codazza.
Elia morì il 16 maggio del 1883, a causa delle ustioni riportate durante il collaudo di una macchina a vapore, installata in una fabbrica del quartiere torinese Borgo Dora.


 
 
 
  
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