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Eligio Perucca
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Nacque nel 1890 a Potenza. A soli vent'anni si laureò in Fisica all'Università di Pisa.
Nel 1911 Perucca divenne assistente del professor Naccari all'Istituto Fisico dell'Università di Torino.
Nel 1922 Perucca succedette al professor Quintino Majorana alla cattedra di Fisica Sperimentale del Politecnico di Torino.
Al Politecnico il fisico insegnò dal 1922 al 1960.
Nel 1911 Perucca iniziò i suoi studi sullo stato di polarizzazione della luce e nel 1913 costruì un analizzatore di elettricità a penombra, noto come Bilamina di Bravais-Perucca, ancora oggi non superato in precisione.
Perucca si applicò poi allo studio dell'effetto Volta, di cui riuscì a misurare il valore relativo a molte coppie di metalli con precisione da metrologo, anche se in condizioni sperimentali. Riuscì a correlare l'effetto Volta con l'effetto Peltier, l'effetto fotoelettrico e l'effetto termoelettronico.
Nel 1928 Perucca scoprì che la teoria di Fermi degli elettroni liberi nei metalli forniva un'esauriente spiegazione delle relazioni tra le costanti degli effetti fotoelettrico e termoionico e le costanti degli effetti Volta e Peltier.
Al 1930 risale la sua scoperta dell'effetto fotoelettrico di contatto o dello strato di sbarramento e la costruzione di un nuovo tipo di elettrometro, conosciuto come Elettrometro di Perucca, che riuniva le qualità di alta sensibilità e piccola capacità elettrica.
Perucca fu rettore del Politecnico dal 1947 al 1955. In questi anni il rettore si dedicò alla ricostruzione dell'intero complesso universitario, distrutto durante la seconda guerra mondiale, con particolare attenzione all'Istituto di Fisica, il cui Laboratorio era stato da lui stesso attrezzato. Nel 1959 Perucca curò di persona il trasferimento del suo Laboratorio dal Castello del Valentino alla nuova sede di Corso Duca degli Abruzzi. Oltre che rettore, Perucca fu anche presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino, vice-presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, rappresentante per l'Italia nell'Unione di Fisica Pura e Applicata, nel comitato del Cnr.
Morì il 5 gennaio 1965 a Roma.
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