CHAMOIS
Studio di fattibilità della introduzione nella Regione Valle d’Aosta di sistemi energetici sostenibili prevalentemente basati sulla integrazione di fonti rinnovabili e idrogeno
anno: 2004
committente: Compagnia Valdostana Acque C.V.A. S.p.A.
Lo studio è stato
proposto su due livelli di approfondimento:
nel primo si è esplorato come fosse possibile introdurre le
innovazioni proposte in un territorio limitato, quello del Comune di
Chamois, un piccolo comune che stato scelto come potenzialmente
rappresentativo di molte situazioni simili.
nel secondo livello si è analizzato quale avrebbe potuto essere
l’impatto di alcune delle nuove tecnologie su tutto il territorio
della Valle.
Lo studio è stato completato da una riflessione su quali potessero
essere le opportunità di formazione e di crescita culturale per il
territorio.
Il gruppo di ricerca LAME si è occupato principalmente del secondo
livello, proponendo la sostituzione, in alcune linee di trasporto di
passeggeri selezionate tra quelle ritenute più interessanti nel
territorio di tutta la Valle, degli automezzi attualmente
utilizzati, che di norma sono propulsi da motori diesel a gasolio,
con altri in grado di fornire le stesse prestazioni ma propulsi da
motori a combustione interna alimenti ad idrogeno. Nello studio è
stato dato maggior spazio alla analisi tecnico economica delle
proposte avanzate piuttosto che alla progettazione di dettaglio
degli impianti. Lo studio è stato inoltre completato con una analisi
delle fattibilità di collocazione delle infrastrutture necessarie
per rendere operative le nuove tecnologie.
Il gruppo ha, inoltre, analizzato la possibilità di utilizzare
l’idrogeno anche per il soddisfacimento della domanda di
climatizzazione invernale nelle abitazioni, sia con generatori di
calore tradizionali (caldaie) che con micro-cogeneratori (e recupero
dell’energia elettrica). Anche in questo studio sono state
effettuate valutazioni economiche comparative.
Infine, il gruppo ha analizzato la possibilità di realizzare un Polo
Tecnologico cogliendo l’opportunità offerta dal Parco Industriale
già avviato nell’area ex Cogne di Aosta, come è già stato fatto in
altre regioni italiane.