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Mario Boella
Nacque a Genova il 31 gennaio del 1905. Boella seguì gli studi classici e si trasferì a Torino per frequentare la Scuola di Applicazione per Ingegneri (1922-27). Nell'ottobre del 1927 si laureò in Ingegneria Industriale - sottosezione Elettrotecnica - e nello stesso anno superò l'esame di stato.
Nel 1929 Boella entrò allo Iert (Istituto Elettrotecnico e Radiotelegrafico della Marina) dell'Accademia Navale di Livorno, fondato nel 1916 da
Giancarlo Vallauri e grande polo d'attrazione per i giovani interessati alle Radiocomunicazioni.
Tra il 1930 ed il 1960 la sua ricerca sperimentale fruttò significative conquiste nel settore della Radiotecnica e della Metrologia del tempo. Nel 1933 Boella conseguì la libera docenza in Radiocomunicazioni, mentre nel 1948 vinse la cattedra di Comunicazioni Elettriche al Politecnico di Torino.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche gli affidò nel 1949 la direzione del nuovo Centro di Studio per la Televisione, che egli tenne per vari anni, in stretto contatto con il Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, con la Rai e con l'Anie (Associazione Nazionale Industrie Elettriche ed Elettroniche).
Con il parere unanime della facoltà di Ingegneria, Boella chiese ed ottenne il trasferimento alla nuova cattedra di Campi Elettromagnetici e Circuiti (1962), collegando quest'attività con quella del Centro di Studio Cnr Propagazione e Antenne (Cespa), fondato da lui nel 1958 e da lui diretto fino al 1975.
Boella in tutti questi anni fu per vario tempo direttore e professore del corso di Perfezionamento per l'Elettronica e le Telecomunicazioni, la scuola che fino al 1962 sostituì la laurea in Ingegneria Elettronica. Egli fu socio dell'Aei (Associazione Elettrotecnica Italiana) dal 1928, redattore di "Alta Frequenza" dalla fondazione (1932) e consigliere delegato alla Sezione di Torino nei trienni 1947-1949, 1953-1955 e 1964-1966.
Morì il 16 febbraio 1989 a Loranzé Canavese (Torino).
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