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Sezione 06: LE MACCHINE PRIVILEGIATE
Macchine militari ed esplosive

    La polveriera

 

  "Convengono tutti gl'autori ch'anno trattato dell'arte dell'artiglieria [p.373] che circa la mettà del secolo decimo quarto fu ritrovata casualmente nell'Europa la prima invenzione della polvere (accidentalmente dicesi), mentre travagliando l'inventore in un mortaio per certi affari chimici con solfo, nitro e tartaro, scoperse l'effetto tutto diverso alla sua proposta intenzione, onde filosofando sovra tal effetto v'aggionse poi espressamente il carbone od altra cosa consimile atta ad accellerarne la combustione, ne risultò donque il composto di tre misti che presentamente compongono la nostra polvere; ma come sul principio non si sapeva a che cosa potesse servire, benché se ne scoprisse effetti mirabili nell'accenderla, fu poi da altro inventore forgiata una "bombarda" di ferro battuto, quale caricata con picola quantità di questa polvere, dal rimbombo che fecce nello spararla fu col soddetto nome dinominata.

Questa fu la prima arma da fuoco stata per la polvere ritrovata. Crescendo col tempo il numero delle bombarde, indi de' cannoni e finalmente de' moschetti, e fuccili, com'anco perfezionandosi la stessa dose delle polveri, fu altresì neccessario ritrovare la maniera di fabbricare tutta quella quantità che richiedeva la gran consumazione dell'artiglierie ed armi da fuoco, stante che sul principio di quest'invenzione soleansi pestare le composizioni ne' mortari, con pistoni di bosco a mano, ovvero venivano macinate sovra tavoloni di bosco per poterle manipulare, et indi granirle al bel meglio che potevano, a ccausa della pocca sperienza di quel tempo ed anco per la picola quantità ch'abbisognava. Presentamente che l'arte del guerreggiare è gionta ad un segno tale che, quanto più da lontano si puol offendere 'l nemico, tanto maggior vantaggio si ha sul medesimo pel danno che ne riceve, non solo sul principio delle battaglie campestri o navali, ma ancora alla formazione degl'assedi e diffese delle piazze, e ciò tutto deriva da gran numero dell'artiglierie [p.374] ed altre armi da fuoco che sono ogidì in uso. Sicché per prevenire alla consumazione di tutte quelle polveri, che sono neccessarie per supplire al bisogno dell'armate per poter intraprendere assedi di piazze importanti e per munizionar le medesime, fu di mestieri cercar un modo di fabbricarne tutta quella quantità per ciò bisognevole; onde la neccessità, l'obbligo a costruere ampie polverere vicino a canali o biallere, acciò col commodo delle correnti si potessero piantare li moderni edifizi ad acqua, a' quali aumentandosi le fabbriche e le piste assieme, si possa avere la quantità delle polveri che si desidera. Simili edifizi con loro machine, stromenti et ordegni per operare, sono qui appresso descritti e dessignati."

 

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