Le lastre per l'impiego in edilizia si
fabbricano attualmente mediante la produzione di un striscia ininterrotta
di vetro larga oltre tre metri e dello spessore variabile tra 3 e
19 mm.
Le materie prime opportunamente miscelate vengono introdotte nel forno
dove, ad una temperatura di circa 1600°C, la massa si fonde e
procede a valle sotto la spinta degli ingredienti continuamente aggiunti
mentre la temperatura diminuisce con regolarità fino a 1100°C.
Ad una opportuna distanza dall'inizio del tunnel è collocato
uno scivolo in refrattario che fa colare la massa fusa su di un bagno
di stagno, liquido a tale temperatura. La viscosità del vetro
fuso è sufficientemente bassa da consentire la distribuzione
della massa galleggiante sulla superficie dello stagno liquido in
modo regolare e omogeneo, come, fatte le debite differenze, un film
di olio sull'acqua.
La vasca di galleggiamento all'uscita ha una temperatura di 600°
e il nastro di vetro mantiene in tali condizioni la forma acquisita.
Inizia quindi la fase di ricottura, nella quale il prodotto viene
lentamente raffreddato per evitare la formazione di tensioni interne
che potrebbero provocare rotture spontanee anche a distanza di tempo.
La fase finale vede la rescissione dei bordi, il lavaggio della lastra
e l'ispezione automatica alla ricerca degli eventuali difetti.
In tale eventualità la sezione difettosa viene tagliata e tolta
dalla linea, mentre il prodotto adatto all'impiego viene diviso nelle
dimensioni programmate ed avviato ai reparti di stoccaggio. |
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Materie prime:
- sabbia
- carbonato di sodio
- carbonato di calcio
- dolomite
- solfato di sodio
- carbone
Fasi di lavorazione:
- alimentazione materie prime
- forno di fusione
- bagno di formatura per galleggiamento
- galleria di raffreddamento
- nastro continuo
- taglierine trasversali
- stoccaggio lastre grandi
- prelievo lastre piccole
Osservazioni:
- nel forno di fusione il riscaldamento è prodotto mediante
irraggiamento con fiamme trasversali rispetto alla direzione di formazione
del nastro.
- il vano della vasca di stagno è riscaldato elettricamente,
rendendo più agevole il controllo della temperatura e della
composizione dell'atmosfera gassosa
- essa è mantenuta priva di ossigeno mediante l'insufflazione
di azoto e idrogeno in leggera sovrapressione
- il taglio delle lastre avviene in senso obliquo rispetto alla direzione
del moto e con una velocità tale da compensare esattamente
l'avanzamento del nastro. |