Susa

Susa 2013

Lo stage si è tenuto dal 29 al 31 Ottobre 2013 e ha come obiettivo lo studio dell’organizzazione urbanistica della SUSA antica in relazione alla morfologia del territorio, lo studio dei paleo-alvei in relazione alle documentate esondazioni in epoca antica e recente, la messa in luce di aspetti paesaggistici, relazioni ed interazioni tra contesto ambientale e antropico (principalmente antico).Uno egli obiettivi è anche la documentazione del patrimonio costruito è osservazione, interpretazione, misura, modellazione, rappresentazione e comunicazione, che prevede la generazione di elaborazioni multiscala ed il rapporto con il contesto

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Figura 1. Planimetria delle evidenze di età romana presso il Castello di Adelaide di Susa: mura del castrum, ingresso del presunto Praetorium, Arco di Augusto, tratto di acquedotto.

Anche nel test site di Susa è stata realizzata una rete topografica d’inquadramento dell’area, determinata con metodologia GPS/GNNS, per poter geo-riferire alla cartografia tecnica della zona il rilievo di dettaglio con tecnica laser scanner delle aree archeologiche più rilevanti della città antica. Voli fotogrammetrici mediante esacottero e sono stati realizzati per realizzare una cartografia speditiva a grandissima scala delle zone.

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Figura 2. Carta della città di Susa con indicazione della posizione dei vertici della rete topografica e delle relative quote s.l.m..

Il rilievo di Susa vede l’acquisizione di dati laser che hanno permesso l’acquisizione delle diverse parti dell’antica Segusium, e la modellazione di più nuvole di punti. Dai diversi dati sono stati ricavati, pulendo le nuvole, i vari modelli tridimensionali delle opere che erano di interesse maggiore, come archi, mura e scavi del castello.

Susa Porta
Figura3. Nuvola di punti della Porta di Susa

Al rilievo laser viene affiancato anche quello tramite fotogrammetria che copre un’area più ampia e permette quindi di fare verifiche anche a livello di impianto urbanistico della vecchia città. Attraverso Photoscan, si è proceduto con la creazione di un modello 3D derivante dalle immagini scattate dal drone. I modelli hanno permesso di verificare la geometria delle opere ancora esistenti nella zona, di proporre ipotesi sulle probabili opere presenti al tempo e la loro distribuzione sul territorio.

costruzione della geometria del sito mediante Photoscan
Figura4. Costruzione della geometria del sito mediante Photoscan

Sono poi stati prodotti elaborati comprendenti piante e prospetti nelle quali sono evidenziati i diversi particolari delle opere rilevate. Sono inoltre state fatte prove sul staticità di alcune strutture come ad esempio l’arco, tramite GIS sono state evidenziate le diverse stratigrafie di alcune opere e sono stati stampati modelli tridimensionali tramite la stampante 3D.

 

Analisi non lineare blocco singolo - forza di gravità
Figura5. Analisi non lineare blocco singolo – forza di gravità

 

 

 

 

 

 

 

 

Tipologia delle unità stratigrafiche. Elaborazione realizzata in ambiente GIS.
Figura6. Tipologia delle unità stratigrafiche. Elaborazione realizzata in ambiente GIS.

 

 

 

 

 

 

Figura5. Stampa 3D di alcune parti dell'arco
Figura7. Stampa 3D di alcune parti dell’arco
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