Pollenzo

Rilievo di un sito archeologico in Pollenzo (BRA) – Marzo 2015
Contesto: Rischio al patrimonio architettonico e/o archeologico

Figura 1 - Stralcio dell’ortofoto IT 2000 192110 – Regione Piemonte ed evidenziazione del lotto in oggetto.
Figura 1 – Stralcio dell’ortofoto IT 2000 192110  Regione Piemonte ed evidenziazione del lotto in oggetto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il team DIRECT all’inizio del 2015 è stato chiamato per attivarsi e valutare la presenza di possibili elementi o tracce sommerse ascrivibili al passato antico all’interno di un lotto sito nella frazione Pollenzo di Bra.
I rilievi sono stati condotti dal Team in collaborazione con un gruppo di geofisici del Politecnico di Torino, hanno condotto le analisi del sottosuolo con la tecnica non invasiva Ground Penetrating Radar (GPR), anche nota come georadar.
Le attività sono state precedute da un accurato esame della planimetria archeologica ad oggi nota da una ricognizione sufficientemente articolata della cartografia storica disponibile, e dei vari aggiornamenti, nei diversi prodotti cartografici, della cartografia tecnica regionale.

Fig. 2. Sovrapposizione della carta archeologica della città di Pollenzo sull’ortofoto derivata da ripresa Ikomos. Elaborazione a cura del Laboratorio di Rilievo dell’Architettura del DAD del Politecnico di Torino.
Figura 2 –  Sovrapposizione della carta archeologica della città di Pollenzo sull’ortofoto derivata da ripresa Ikomos. Elaborazione a cura del Laboratorio di Rilievo dell’Architettura del DAD del Politecnico di Torino.

Le indagini Geomatiche, sono state indirizzate ad un rilievo fotogrammetrico ad alta risoluzione, con sensore di acquisizione montato su UAV, al fine di georiferire i risultati delle indagini geofisiche e per poter produrre una ortofoto di elevata precisione relativa al lotto in oggetto. Il volo è stato preceduto dall’impianto di vertici topografici e dalla misura di punti di controllo a terra per l’elaborazione dell’ortofoto e la sua georeferenziazione.

L’indagine geofisica condotta sul sito di Pollenzo utilizzando la metodologia GPR (ground
penetrating radar), ha consentito di ottenere alcune significative informazioni sul sottosuolo
investigato. L’interpretazione tridimensionale delle ampiezze di riflessione, tenendo conto dei limiti intrinseci del metodo in termini di profondità di indagine e risoluzione spaziale, ha portato alla luce alcune anomalie estese e lineari. Tali anomalie sono risultae a posteriori perfettamente compatibili con tracce di una parcellillazione catastale 700esca, e si è esclusa la presenza di resti archeologici

 

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