Obiettivi

Obiettivo del progetto del team studentesco

Il progetto ha per obiettivo l’istituzione di una formazione studentesca continua attiva nel campo del Rilevamento Metrico 3D, del Telerilevamento, della predisposizione di cartografia e di sistemi WebGIS attiva in tutte le fasi del Disaster Management (DM), dall’analisi della vulnerabilità ambientale, alla risposta immediata alle emergenze, al rilievo post disastro, passando attraverso la fase di Capacity Building (CB), ossia della formazione degli operatori all’intervento diretto. Oggetto dell’iniziativa riguarda tutte quelle fasi in cui l’acquisizione di dati relativi al territorio e al patrimonio costruito, sono di fondamentale importanza in occasione di emergenze ambientali (dovute sia a fenomeni naturali catastrofici, da eventi di natura antropica, che a crisi umanitarie), dovute anche ad eventi naturali catastrofici, oppure destinate ai beni soggetti ad emergenze anche ordinarie continue (Beni architettonici, archeologici, paesaggistici).

Questa iniziativa di ampio raggio, finalizzata a contribuire fattivamente alla tutela del territorio, del patrimonio edilizio e dei beni ambientali, architettonici e archeologici, svolgendosi in forma volontaria da parte di studenti, promuove e stimola la diffusione del valore etico-culturale della consapevolezza del patrimonio ambientale e costruito, da salvaguardare e valorizzare.

La costituzione di un nucleo di “crisis mappers”, che ha sviluppato elevate competenze nelle situazioni di simulazione dell’emergenza, può essere quindi indirizzata allo svolgimento delle attività operative in contesti di reale emergenza, in cui il ruolo di volontari altamente specializzati, costituisce un valore aggiunto ancora non presente sul territorio nazionale.

Descrizione delle attività del team studentesco

Il progetto parte dal presupposto che, in occasione di eventi catastrofici, il volontariato gioca un ruolo fondamentale sia nella fase di intervento immediato, che in quella del post- emergenza. In questa accezione, il volontario agisce, opportunamente coordinato dai differenti livelli del sistema della Protezione Civile, secondo un suo determinato profilo di competenza (medico, vigile del fuoco, logista, ecc.) oppure secondo un’attività non specialistica di supporto ad attività quali search and rescue, sgombero di macerie/fango, logistica generale.

E’ indubbio che, durante le emergenze, la geomatica (telerilevamento, cartografia, rilevamento diretto sul terreno), costituisca un elemento di fondamentale importanza nel fornire dati metrici da cui derivare informazioni georeferenziate che ottimizzino le diverse fasi del ciclo delle emergenze.

A livello mondiale non esistono, se non in casi del tutto sporadici, esempi di organizzazioni studentesche stabili attive in questo ambito (e soprattutto legate al pronto intervento sanitario). L’unico esempio comparabile, peraltro non stabilizzato, ha riguardato il ruolo degli studenti di Georgia Tech in occasione del devastante terremoto del 2010 ad Haiti.

In Italia, non esistono esperienze simili (se non quelle già attivate precedentemente dai proponenti), e il sistema della Protezione Civile nazionale, pur auspicando questo tipo di competenze, non ha ancora trovato le modalità operative utili alla formazione di un team di questo genere.

Dal punto di vista tecnico, il progetto è indirizzato alla formazione di competenze nel settore del Rilevamento metrico avanzato, mediante l’utilizzo di strumentazioni e tecniche altamente innovative e sperimentando l’integrazione di diverse metodologie di acquisizione:

– cartografia speditiva da dati satellitari e aerei (contenuto fotografico e modelli del terreno);

– fotogrammetria digitale (close-range da terra, e da mezzi in movimento, principalmente da droni o UAV in genere);

– laser scanning.

Il progetto ha valenza interdisciplinare, prevedendo una collaborazione tra studenti di Architettura e di Ingegneria; tramite i singoli contributi, si intende formare e mantenere un alto livello di competenze per un team di studenti esperti nel settore del rilevamento mediante nuove tecnologie in grado di affrontare, in modo correlato, tematiche complesse e delicate quali le emergenze ambientali e quelle attinenti il patrimonio culturale a rischio.

L’attività di formazione si svolge in alcune fasi fondamentali:

– fase laboratorio per il pre-addestramento all’utilizzo delle nuove tecnologie di Rilevamento;

– fase terreno di sperimentazione dell’acquisizione dei dati spaziali;

– fase di post-processamento ed elaborazione dati, in laboratorio.

 Durante l’anno, e preferibilmente in periodo estivo, sono organizzati stage studenteschi per sperimentare le competenze acquisite ed ancora da acquisire, in siti ambientali soggetti a rischio o vulnerabilità, siti archeologici, siti di interesse culturale e paesaggistico nei quali sia presente un patrimonio costruito soggetto rischi e vulnerabilità anche ordinaria e per il quale sia richiesto un contributo delle tecniche della Geomatica per la Conservazione e la Valorizzazione.

Un tratto distintivo e che si è rivelato vincente nelle precedenti esperienze è l’approccio full-immersion.

 Si prevede infine, sempre sulla base delle esperienze già svolte:

– stage formativi in situazioni di emergenza simulata: 20/25 partecipanti per ogni missione organizzata, con 4/5 tutors;

– missioni altamente specializzate in situazioni di crisi reale: 5 partecipanti (studenti/tutors esperti).

Per il primo anno la sperimentazione è prevista sul territorio nazionale, in futuro si valuteranno missioni all’estero.

Vai alla barra degli strumenti