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LE COLLEZIONI

Quando nel 1906, la Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri e il Regio Museo Industriale furono unificate nel Politecnico, possedevano entrambe preziose collezioni, parte delle quali usate esclusivamente per la didattica, altre esposte in musei aperti al pubblico.

Dopo aver elaborato il proprio regolamento, il Consiglio di Amministrazione del Politecnico si occupò delle collezioni e procedette al loro riordinamento, aggiornamento e risistemazione.

Nel 1911 le collezioni del Regio Museo Industriale furono trasportate dalla sede di via dell'Ospedale a quella del Valentino, collocate nel fabbricato centrale del Castello ed aperte al pubblico, come erano anche quelle della Scuola di Applicazione che occupavano un'ala del Castello.Il Politecnico venne così a possedere e gestire il Museo di Geologia e di Mineralogia ed il Museo Industriale. Oltre a questi musei veri e proprii venivano conservate ricche raccolte didattiche.

Nel 1936 il Museo di Mineralogia venne trasferito nella sede di via dell'Ospedale occupando i locali lasciati liberi dalla Scuola di Elettrotecnica, trasferitasi nel frattempo nel palazzo doi Corso Massimo d'Azeglio.

In seguito al bombardamento del 1942, che distrusse il fabbricato di via dell'Ospedale, soltanto una parte dei 4000 pezzi che in quel momento costituivano la raccolta, potè esser salvata.

Attualmente il materiale delle collezioni è conservato presso i dipartimenti di appartenenza del Politecnico, per rispetto sia della coerenza storica, sia dell'uso didattico.

 
 
 
  
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