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COLLEZIONI DI AERONAUTICA
Nei primi anni del Novecento, con l'intensificarsi degli sviluppi
aeronautici il Politecnico introdusse nel corso d'insegnamento materie
afferenti alla costruzione di macchine e motori per il volo.
Nel 1911 il Consiglio d'Amministrazione del Politecnico incaricò il prof.
Modesto Panetti, docente di Meccanica applicata alle macchine, di tenere un
ciclo di conferenze sull'aerotecnica, le quali portarono dopo la guerra,
all'istituzione di un corso di Teoria del volo; nel 1912 nacque il
Laboratorio di Aeronautica, attrezzato per le prove dei motori alternativi
leggeri dotato di un banco dinamometrico. Fu istituito un laboratorio, al
Castello del Valentino, voluto dal Ministero della Guerra. Nel 1918 fu
istituito un corso di perfezionamento in costruzioni aeronautiche che si
trasformò poi nella Scuola di Ingegneria Aeronautica.
Nel 1913 si costituì il primo nucleo della collezione di motori
aeronautici. Alla fine del primo conflitto mondiale, i motori che l'Italia
ricevette dalla Germania e dall'Austria come risarcimento dei danni della
guerra, furono trasferiti al Politecnico di Torino per accertarne le
tecniche costruttive e le prestazioni e vi rimasero in deposito.
Durante gli anni Venti e Trenta, le principali case costruttrici,
continuarono ad avvalersi della collaborazione del Laboratorio del
Politecnico, diretto dal prof. Capetti succeduto al prof. Panetti. La
collezione si arricchì ancor di più, avendo in quegli anni finalità
didattiche.
Alla fine degli anni Cinquanta, in occasione del trasferimento della
Facoltà di Ingegneria dal Castello del Valentino alla nuova sede di corso
Duca degli Abruzzi, la collezione fu riordinata ed esposta presso
l'Istituto di Macchine e Motori per Aeromobili.
Le collezioni di aeronautica sono anche visitabili nel sito
"MAERO - Il
Politecnico e l'Aeronautica"
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