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Sezione 04: LA SCIENZIATO SOLITARIO
Amedeo Avogadro

     
Amedeo Avogadro è l'unico italiano il cui nome sia legato a quello di una costante universale, il cosiddetto "numero di Avogadro". La legge di Avogadro, "volumi uguali di gas diversi contengono un identico numero di particelle, nelle stesse condizioni di temperatura e pressione", costituisce uno dei postulati essenziali per la giustificazione e la spiegazione della moderna teoria atomico-molecolare e, conseguentemente della chimica classica. Nel corso della sua lunga carriera, Avogadro propose idee originali sulla struttura dei dielettrici, sul comportamento degli acidi e degli alcali, sulle relazioni tra affinità chimica, elettricità e magnetismo, sui calori specifici dei gas, sulla capillarità.   Stimato da scienziati del calibro di Hans Christian Oersted e di Michael Faraday, Avogadro fu attento allo sviluppo delle tecniche sperimentali e ai fondamentali cambiamenti che si stavano allora verificando in ambito tecnologico a partire dalla rivoluzione industriale di fine Settecento. Consulente scientifico in materia di brevetti dell'Accademia delle Scienze di Torino, analizzò richieste di "privilegio", dalle macchine per migliorare la filatura della seta ai primi torchi meccanici della stamperia Pomba (la futura UTET), dagli apparecchi aerostatici e sottomarini ai battelli a vapore.

 

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