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Sezione 06: LE MACCHINE PRIVILEGIATE
Macchine minerali e metalliche
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Le tavole degli impianti di estrazione
e raffinazione
delle miniere di Freyberg, di Sassonia ecc.
del quinto volume dei
"Viaggi e Memorie alle Miniere di Allemagna" |
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Le conoscenze acquisite dal gruppo di militari
guidati da Spirito Benedetto Nicolis di Robilant durante il viaggio
"mineralogico" durato tre anni, intrapreso nel 1749 alla volta di
alcuni paesi dell'Europa centrale, vennero fissati su carta molti
anni più tardi proprio dalla guida della spedizione. Nel 1788
di Robilant consegnò al Re un manoscritto in 5 Tomi che rappresentava
il rendiconto delle esperienze vissute e delle conoscenze assimilate
durante il viaggio all'estero. Di questi cinque tomi (in sei volumi),
tre raccolgono le relazioni sulle visite compiute alle miniere e agli
impianti dei diversi paesi attraversati e uno assembla gli appunti
presi dal di Robilant su alcuni particolari processi produttivi (le
memorie per le operazioni delle separazioni dell'argento dal rame,
del loro tenimento dè conti; delle fabbriche dell'azurro),
le valutazioni economiche sulla gestione di alcune miniere e di alcuni
impianti (de conti delle miniere dell'Alta e Bassa Ercinia; e della
Bassa Ungheria, con una relazione delle miniere di S. M. Danese, avuta
da persona perita, che le aveva di recente visitate), alcuni trattati
tradotti dal tedesco dallo stesso di Robilant (Trattati insegnati
in idioma tedesco a Sogetti mandati .... allo studio delle miniere
in Sassonia ...un saggio massimo sulle saline del Celebre Consigliere
Junckero, tradotta dal tedesco dal Cav. di Robilant) e infine
alcuni pensieri del di Robilant "sull'utilità dè
stabilimenti del ferro", progetto di una grande manifattura siderurgica
e descrizione di tutti gli aspetti connessi con la creazione e il
funzionamento di questa, che sintetizzava i risultati del viaggio
d'istruzione all'estero. |
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Il quinto volume è una raccolta
di disegni che illustrano e rendono immediatamente "leggibili" gli
impianti di miniere e produttivi descritti nei volumi precedenti,
in particolare nelle pagine dedicate alle relazioni di viaggio. Per
quanto molte tavole siano rappresentate con un estremo dettaglio tecnico
e siano spesso corredate da un indice che illustra i componenti costruttivi
degli oggetti rappresentati, non bisogna però pensare a questi
disegni come a dei disegni "esecutivi", attraverso i quali sarebbe
stata possibile la riproducibilità dell'oggetto rappresentato.
Questi infatti, più che dei disegni tecnici, sembrano degli
appunti per aiutare la memoria del tecnico viaggiatore, che in breve
tempo aveva visto e sperimentato una gran quantità di novità
e di tecnologie funzionanti a ottimo regime, e che al suo ritorno
in patria voleva applicare almeno parte delle innovazioni osservate
all'estero. I disegni da soli, slegati dall'esperienza che i cinque
piemontesi avevano acquisito sul campo, osservando lo svolgersi dei
processi produttivi e spesso addirittura sperimentandoli, non sarebbero
però serviti a riprodurre la tecnologia: in quell'epoca contava
molto di più l'esperienza acquisita sul campo, di tipo empirico,
fatta di tentativi trial and error, piuttosto che non un disegno tecnico,
benchè molto dettagliato. |
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Lo studio del volume delle tavole offre
molti stimoli interessanti. In primo luogo permette di costruire una
sorta di enciclopedia per immagini dell'industria mineraria e metallurgica
degli stati tedeschi attraverso l'attento percorso di osservazione
e di spionaggio concepito dal suo autore. Nicolis di Robilant infatti
aveva annotato, con estrema precisione e una particolare attenzione
al dettaglio tecnico, tutto ciò che gli era stato mostrato,
dai metodi di scavo e di coltivazione delle miniere, ai metodi di
estrazione, agli impianti di fusione, raffinazione e lavorazione del
ferro, del rame e di molti altri minerali, alle fabbriche di porcellana
con le lavorazioni ad essa collegate, alle zecche, vetrerie etc. Queste
tavole si possono considerare in parte una rielaborazione di schizzi
effettuati in loco ed in parte una copia di tavole già esistenti
con cui i piemontesi erano venuti a contatto. |
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Il corpus delle tavole non è però
costituito solo dai disegni delle tecnologie osservate nei paesi tedeschi.
Da un lato vi è un numero consistente di tavole, probabilmente
copiate da altre tavole, riguardanti le macchine pensate e realizzate
da Christopher Pohlem, celebre ingegnere e inventore svedese, autore
di uno degli ultimi teatri di macchine e rinomata personalità
in campo tecnologico. Dall'altro esistono i disegni dedicati ai progetti
di manifatture che Nicolis di Robilant lasciò sulla carta sulla
scia degli stimoli ricevuti durante il viaggio.
Nel complesso quindi il lavoro del di Robilant va al di là
dell'essere una semplice, per quanto molto utile, enciclopedia dello
stato dell'arte nei paesi dell'Europa centrale diventando invece uno
specchio fedele di quella voglia di conoscenza e di progresso tecnologico
che caratterizzava i tecnologi dell'epoca e che si manifestava in
quegli anni non solo in Piemonte ma in tutta Europa. L'attenzione
estrema alla novità, la ricerca delle soluzioni tecnologiche
maggiormente innovative, i tentativi di applicare alla realtà
del proprio paese le tecnologie osservate all'estero sono infatti
il filo conduttore dei fermenti che percorsero l'Europa nel Sette
- Ottocento e che garantirono quegli stimoli che furono di base per
la Rivoluzione Industriale, da cui lo Stato Sabaudo tentò di
non rimanere escluso. |
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