|
|
1.13 Polvere d'ogni sorta [47]
La polvere è una parte più essenziale dell'artiglieria,
colla quale si fanno gioccare li cannoni, si gettano le bombe da'
mortari, s'aprono con pettardi le porte e barriere, si fanno saltar
in aria torri, bastioni e ponti; colle mine si caricano le bombe e
granate, si costruono tutte sorte di fuochi artifiziali; e finalmente
con questa si diffendono le strade coperte negl'assedi, le ridotte
e le breccie; ed anco nelle battaglie dal continuato fuocco che con
fuccili viene vigorosamente fatto dall'infanteria dipende per la maggior
parte o la vittoria o la sconfitta. Questa vien composta di tre soli
misti, cioè salnitro, solfaro e carbone. Di differente sorte
e diverse maniere si fabbricano le polveri, cioè con salnitro
raffinato in grana, salnitro detto in farina, e salnitro in rocca,
il quale è sempre l'anima delle medesime e dalla quantità
del quale viene distinta la specie e forza che deve avere, come meglio
nella cattegoria della polverera [211] verrà spiegato, coll'origine
di tal tremenda invenzione. |
1.13.1 Polvere da cannone
Pel passato si costruevano queste polveri di quatro parti di salnitro,
[p.47] una di solfo ed una di carbone, e veniva dinominata polvere
di quattro asso, ed anco di 5 asso; la grana era più grossa
di quella da moschetto. Presentemente vengono d'ordine regio fabbricate
le polveri da cannone e da moschetto di bontà da 6 asso,
di grana mediocre et uniforme con salnitro raffinato in grana, e
sono dinominate ambe le sorte "polvere da guerra".
1.13.2 Polvere da moschetto
Le polveri da moschetto venivano pel passato anco fabbricate di
cinque asso, con salnitro di seconda cotta reso in pane, e di grana
più sottile che quella da cannone; era però questa
battuta alquant'ore di più dell'altra, ed alla prova che
si faceva col mortaro [27] e globbo di metallo [46E], doveva andare
alla portata di 65 in 70 tese di lontananza, ove pel contrario quella
da cannone, benché fosse della stessa dose, era suffiziente
la portata di 45 in 50 tese, e presentemente viene di 6 asso costrutta,
come s'è detto.
1.13.3 Polvere fina per mortari, pettardi e granate [47A]
La polvere fina vien chiamata non solo per aver la grana più
sottile, ma perché dev'esser di salnitro diligentemente raffinato
a terza cotta, della dose di 6 asso, et alle volte di più,
con carboni puramente di nocciola, e battuta per lo meno ore 36,
per servirsene come vien intitolata.
1.13.4 Polvere da guerra nuova, fatta ad ecconomia di 6 asso
[47B]
Questa è la polvere che presentemente si fabbrica secondo
gl'Ordini Regi da 6 asso et asso con salnitro raffinato in grana,
qual viene dinominata polvere da guerra. Deve servire tanto pei
cannoni, che per l'infanteria, et è d'una grana mediocre,
né troppo sottile, né troppo grossa.
[p.48]
1.13.5 Polvere da mettersi al sole, per aver sofferto
Ritrovandosi ne' magazeni alquanto umidi qualche quantità
di baralli di polvere che abbia per l'umidità sofferto, questi
si possono riccomodare con mettersi le polveri al sole ed asciugarle;
quali polveri devono però le prime esser consonte nelle occasioni
delle salve che annualmente si fanno.
1.13.6 Polvere guasta da riffarsi
Quando poi si ritrovassero ne' magazeni baralli in cui le polveri
fossero bagnate, e che il salnitro sfiorisse dalle medesime, in
tal caso non è suffiziente il porle al sole per rasciugarle,
ma bensì inviarle alla polverera per totalmente riffarle,
coll'aggionta di qualche porzione di nitro, facendosi avanti la
dovuta prova colla filtrazione per separare il nitro dagl'altri
due misti, e sapere con questa la quantità neccessaria di
salnitro che si deve aggiongere per poi riffarle, rimettendole sotto
le piste [212;213;214] a nuova operazione.
1.13.7 Polverasso proveniente dalle polveri
Dalle distribuzioni e pesi che sogliono farsi ne' magazeni restavi
sempre qualche quantità di polverasso, quale poi o per le
salve solite farsi con cannoni, o pel travaglio de' minatori pei
botteroni devono distribuirsi per servirsene d'ammorza, acciò
venghi con ecconomia impiegato a qualche servizio.
|