A ciascuna delle otto ali del cilindro sono applicati in posizione contrapposta due mantici comunicanti con il foro centrale praticato lungo l'asse del cilindro. La faccia mobile del mantice porta un peso (raffigurato da una sfera nera) che a seconda della posizione assunta nella rotazione opera per gravità l'apertura e la chiusura del dispositivo. Il moto rotatorio viene prodotto mediante una manovella fissata sulla base del cilindro.
Pur apprezzato per la semplicità e la novità, tale dispositivo, di cui non venne presentato il prototipo, ma solo il disegno, non fu ammesso ai premi in considerazione del costo attribuitogli, della lentezza di manovra e della sua scarsa flessibilità rispetto alle variabili esigenze delle officine.
Bibl.: Angelo Bassani, I premi d'industria d'interesse chimico nel Veneto austriaco (1806-1858): un'indagine preliminare, "Rendiconti dell'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL - Memorie di Scienze Fisiche e Naturali", 1999, Serie V, 23 (117), pt. II, t. II, pp. 149-169.
|
|
Ruota a mantici
Agostino Manocchi, Venezia-Mestre
Presentato al Concorso dei premi d'industria
Venezia 1825. Non premiato
(Istituto Veneto di Scienze
Lettere ed Arti, b. 98, fasc. 1825)
|