Modello di reticolo del vetro
(Museo del Dipartimento di Mineralogia
e Petrologia dell'Università di Padova)
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Il reticolo cristallino, essenzialmente
covalente, è costituito da atomi di Silicio a coordinazione
tetraedrica e da atomi di Ossigeno bivalenti con angolo di legame
di 155°. Appartiene alla classe di simmetria 6, 2, 2 caratterizzata
da un asse senario e due terne di assi ternari perpendicolari all'asse
principale. |
Il vetro è un materiale che si può
"lavorare e modellare" perché passa lentamente dallo
stato liquido allo stato solido nel quale conserva la trasparenza.
Si ottiene portando a fusione la miscela delle materie prime. Essa
viene posta in un crogiolo costituito di materiale refrattario, collocato
in un forno dove si raggiunge la temperatura di 1400° C.
Successivamente la massa fusa viene raffreddata a 1000° C e lavorata
fino a che raggiunge la temperatura di 500° C.
Per poter esser lavorato a mano il vetro deve essere abbastanza "lungo",
deve cioè solidificare lentamente.
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Tale caratteristica dipende dalla composizione
chimica.
A fine lavorazione l'oggetto in vetro, che ha ancora una temperatura
di 500-600° C, deve essere raffreddato lentamente per evitare
l'insorgere di tensioni interne, che possono provocarne la rottura
anche a distanza di tempo.
Quest'ultima fase di raffreddamento lento viene realizzata in forni
detti appunto di ricottura. |