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Sezione 07: IL LABORATORIO DI VETRO
Un protagonista "amorfo"

    Il quarzo

Modello di reticolo del vetro
(Museo del Dipartimento di Mineralogia
e Petrologia dell'Università di Padova)

  Il reticolo cristallino, essenzialmente covalente, è costituito da atomi di Silicio a coordinazione tetraedrica e da atomi di Ossigeno bivalenti con angolo di legame di 155°. Appartiene alla classe di simmetria 6, 2, 2 caratterizzata da un asse senario e due terne di assi ternari perpendicolari all'asse principale.
Il vetro    
Il vetro è un materiale che si può "lavorare e modellare" perché passa lentamente dallo stato liquido allo stato solido nel quale conserva la trasparenza.
Si ottiene portando a fusione la miscela delle materie prime. Essa viene posta in un crogiolo costituito di materiale refrattario, collocato in un forno dove si raggiunge la temperatura di 1400° C.
Successivamente la massa fusa viene raffreddata a 1000° C e lavorata fino a che raggiunge la temperatura di 500° C.
Per poter esser lavorato a mano il vetro deve essere abbastanza "lungo", deve cioè solidificare lentamente.
  Tale caratteristica dipende dalla composizione chimica.
A fine lavorazione l'oggetto in vetro, che ha ancora una temperatura di 500-600° C, deve essere raffreddato lentamente per evitare l'insorgere di tensioni interne, che possono provocarne la rottura anche a distanza di tempo.
Quest'ultima fase di raffreddamento lento viene realizzata in forni detti appunto di ricottura.

 

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