1
Torino
1821 |
Amedeo Avogadro (1776-1856), viene coinvolto nella dura
repressione seguita ai tumulti del 1821. Pur non avendo partecipato
direttamente ai moti è rimosso dalla sua cattedra torinese di Fisica
sublime. Sarà reintegrato solo nel 1834. |
2
Bologna
1831
|
Faustino Malaguti (1802-1878), farmacista, partecipa
all'insurrezione a Bologna nel 1831. Nel Governo provvisorio di Bologna
assume l'incarico di segetario generale della polizia. Soffocata l'insurrezione,
viene arrestato e dopo quattro mesi di prigionia va esule a Parigi.
Naturalizzatosi francese, nel 1842 ebbe la cattedra di chimica a Rennes.
Mantenne costanti contatti con i patrioti italiani. |
3
Milano
1848 |
Tullio Brugnatelli (1825 -1906), ingegnere, appartenne
ad una famiglia di lunga tradizione scientifica, in quanto il nonno
e il padre furono professori di chimica all'Università di Pavia. Partecipa
alle Cinque giornate di Milano, 18-23 marzo 1848. |
4
Reggio Emilia
1848 |
Francesco Selmi (1817-1881), farmacista, durante i moti
del 1848 a Reggio Emilia fonda e dirige il Giornale di Reggio, sulle
cui colonne sostiene l'unione dei Ducati con il Piemonte. Dopo un'intensa
attività rivoluzionaria fugge in esilio a Torino. Nel novembre 1848
Selmi è nominato professore di fisica, chimica e meccanica al Collegio
Nazionale di Torino, e nel 1854 diventa professore all'Istituto di
Commercio e di Industria. |
5
Venezia |
Tullio Brugnatelli (1825-1906) nel 1849 accorre a Venezia,
combattendo nella difesa del forte di Marghera. Nel 1859, dopo l'annessione
della Lombardia al Piemonte diventa reggente della cattedra di chimica
generale di Pavia, diventando ordinario nel 1872. |
6
Curtatone
(Mantova) |
Raffaele Piria (1814-1865), noto in tutta Europa per
le sue ricerche di chimica organica è nel 1848 professore di Chimica
all'Università di Pisa. Diventa uno dei Capitani della Legione Universitaria
pisana, ed ha fra i suoi soldati Cesare Bertagnini (1827-1857). Nel
1856 Piria verrà chiamato sulla cattedra di chimica a Torino, e Bertagnini,
valentissino chimico organico, gli succederà su quella di Pisa. Fra
il 1860 e il 1861 Piria sarà Ministro della Pubblica Istruzione nel
Governo provvisorio napoletano. |
7
Firenze
1848 |
Gioacchino Taddei (1792-1860), professore di Chimica
a Firenze, è eletto nel Parlamento nato dalla rivoluzione del 1848,
e ne diventa il Presidente. Dopo il ritorno del Granduca, nel maggio
1849, viene allontanato dalla cattedra, destituito da tutti gli incarichi
pubblici, e privato dello stipendio. Dopo l'annessione della Toscana
al Piemonte Taddei riotterrà la sua cattedra e sarà nominato Senatore
del Regno. |
8
Cardinale
(Catanzaro)
1848 |
Sebastiano De Luca (1820-1880), farmacista ed allievo
di Piria, partecipa ai moti del 1848. Condannato in contumacia a 19
anni di galera, va in esilio a Parigi, dove svolge ricerche di chimica
organica. Nel 1857 sarà chiamato a Pisa a succedere a Bertagnini sulla
cattedra pisana di chimica. |
9
Messina
1848 |
Luigi Pellegrino (1820-1883), messinese partecipa nel
1848 alla lotta contro i Borboni nella sua città. Caduta Messina si
reca nel campo trincerato di Taormina, dove diventa compagno d'arme
di Cannizzaro. Dopo la sconfitta della rivoluzione va in esilio a
Malta. |
10
Taormina
1848 |
Stanislao Cannizzaro (1826-1910), allievo di Piria e
futuro caposcuola della chimica italiana, prende parte all'insurrezione
siciliana del 1848. Viene eletto membro del Parlamento siciliano e
come ufficiale di artiglieria partecipa alla difesa di Taormina. Dopo
la sconfitta va in esilio a Parigi. Nel 1851 gli viene affidato un
insegnamento al Collegio Nazionale di Alessandria, e nel 1855 sale
sulla cattedra di Chimica di Genova. |
11
Isole Egadi
1856 |
Luigi Pellegrino (1820-1883), nel 1856 si muove dal
suo esilio a Malta e sbarca in Sicilia per organizzare un'insurrezione.
Arrestato nel giugno 1858, è condannato a 28 anni di galera ed è relegato
nelle Isole Egadi. Liberato dai garibaldini partecipa alla campagna
siciliana delle Camicie Rosse. Conclusa la liberazione della Sicilia
dai Borboni ottiene la cattedra di Chimica applicata di Messina. |
12
Brescia
1859 |
Discoride Vitali (1832-1917), suddito del Ducato di
Parma e Piacenza, ancora ragazzo si arruola volontario nell'esercito
piemontese e combatte in Crimea. Condannato all'esilio per essersi
arruolato in esercito straniero si rifugia a Torino. Nel 1859 partecipa
alla campagna di Garibaldi con i Cacciatori delle Alpi. Farmacista
e insigne studioso avrà la cattedra bolognese di chimica farmaceutica
nel 1891. |
13
Modena
1859 |
Francesco Selmi (1817-1881), in esilio a Torino, nel
maggio 1859 viene inviato dalla Società Nazionale ad organizzare l'insurrezione
nel Ducato di Modena. È Ministro della Pubblica Istruzione nel Governo
provvisorio. Nel 1867 diventerà ordinario di Chimica farmaceutica
a Bologna. |
14
Perugia
1859 |
Annibale Vecchi (1819-1880), mazziniano, dirige per
molti anni la rete di congiurati della Giovane Italia in Umbria. Reggente
nel giugno 1859 dell'Ufficio di Pubblica Sicurezza a Perugia, dopo
il sacco della città da parte delle truppe svizzere inviate da Pio
IX si rifugia a Torino. Nel 1861 ha la cattedra di Farmacia di Perugia.
Appoggerà a livello organizzativo le campagne garibaldine del 1866
e del 1867. |
15
Borgoforte
(Mantova)
1866 |
Icilio Guareschi (1847-1918), ancora studente liceale
si arruola nel 1866 come volontario nell'esercito regolare e partecipa
alla presa di Borgoforte. Diventerà il più importante studioso italiano
di chimica farmaceutica e reggerà la cattedra di Torino dal 1882 fino
alla morte. |