Masutti, Corelli, "Massacro degli studenti
nell'Università di Torino. Cesare Balbo ferma le truppe durante
l'occupazione dell'Università, 12 gennaio 1821"
incisione a bulino. Museo del Risorgimento
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Le rivoluzioni scoppiate in Spagna e a
Napoli nel 1820 eccitarono gli animi anche in Piemonte, dove la Carboneria
aveva posto salde radici nell'esercito. Uno dei primi episodi del
movimento per ottenere una costituzione di stampo liberale fu la sollevazione
nel gennaio 1821 degli studenti universitari torinesi, qui rappresentata
nello scenario del Palazzo dell'Università, ma già nell'aprile
successivo gli insorti erano sconfitti ed iniziava la repressione.
Furono inquisiti 223 studenti universitari, e di essi 92 furono puniti
in vario grado. Ad uno studente di chimica fu comminata in contumacia
la pena di morte. Anche Amedeo Avogadro (1776-1856) fu colpito dalla
reazione regia. Pur non avendo partecipato direttamente ai moti fu
rimosso dalla sua cattedra torinese di Fisica sublime. Sarà
reintegrato solo nel 1834. |