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Sezione 12: DAVANTI AGLI OCCHI DI TUTTI
La comunicazione autarchica

     

Manifesti pubblicitari
Collezione Salce, Treviso

  Parlando di manifesti, nel periodo tra le due guerre non sempre vince l'angolo retto. Il linguaggio razionalista, difficile e teso, poteva essere recepito da un élite ristretta generalmente residente nel triangolo industriale del Nord. In linea con la politica del regime l'attenzione era rivolta anche a un'Italia, popolare e rurale, un'Italia madre di messi che aveva bisogno di altri linguaggi, più schietti ed immediati, che riproducevano la realtà piccolo-borghese. Oltre a messaggi di retorica e di propaganda interna, nel manifesto ora è racchiusa anche la provincia. L'immagine proposta vuole rafforzare la tradizione celebrando uomini e donne torniti e dagli abiti semplici che, reintegrati nel loro ruolo sociale, acquistano fiducia nella propria condizione e negli svaghi offerti dal sistema politico. L'Italia domestica e agricola era più vasta rispetto all'Italia industriale ed era accarezzata dal regime nella ricerca di maggiore consenso. Non ci si meraviglia pertanto se anche la grafica si dimostra attenta a questa fascia sociale incominciando a prenderla per mano per spingerla verso consumi nuovi.
     
 

 

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