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Sezione 12: DAVANTI AGLI OCCHI DI TUTTI
La comunicazione autarchica

L'autarchia    
Il blocco commerciale contro l'Italia che aveva invaso l'Etiopia e la crescente corsa agli armamenti portarono il Paese a una economia che doveva fare i conti con le scarse risorse nazionali. La ricerca di nuove soluzioni per produrre materiali tecnologici non fu solo propaganda, ma attivò una macchina che talora, nonostante la situazione politica non certamente ottimale, seppe portare a innovazioni scientifiche e tecnologiche di un certo rilievo.  

Pubblicità autarchica

     

I Lavori della Corporazione della Chimica.

Presso il Ministero delle Corporazioni si è riunita il 15 settembre, presente S. E. il Sottosegretario delle Corporazioni, e sotto la presidenza dell'on. Angelo Tarchi, la Corporazione della Chimica, che ha preso in esame i vari argomenti già considerati giorni prima dai Comitati Corporativi dei combustibili liquidi, dell'azoto e dei grassi e gli altri interessanti le industrie dell'alluminio e potassa, delle materie plastiche, farmaceutiche, coloranti, ecc.
Sugli argomenti, posti in discussione, hanno fra gli altri preso la parola le LL. EE. Giordani e Puppini, gli on. Morselli, Bruni, Serono e vari membri della Corporazione.
Le discussioni relative ai vari settori dell'industria chimica si sono concluse con altrettante mozioni, da sottoporsi all'esame della Commissione Suprema per l'Autarchia.
Le mozioni approvate, di molte delle quali per brevità si trascrivono i solo i dispositivi, sono le seguenti:
"La Corporazione della Chimica, nella sua riunione del 15-16 settembre 1938-XVI,
udita la relazione del Vice-Presidente sullo sviluppo del piano autarchico dei carburanti;
esaminate le proposte del Comitato Corporativo dei combustibili liquidi;
prende atto delle realizzazioni attuate nel settore dei gas naturali e delle iniziative in atto per quanto riguarda i carboni vegetali, fa voti che siano attuati i seguenti provvedimenti:
per l'alcole, ai fini della costituzione della miscela benzina-alcole ed anche come garanzia di consumo per i produttori, che si tenda ad un graduale aumento del numero minimo di ottano (attualmente 60) per i carburanti da mettersi in vendita risolvendo nello stesso tempo il problema del piombo tetraetile;
siano facilitate le colture del sorgo e siano benevolmente accolte le nuove iniziative per la saccarificazione del legno;
per i cartoni vegetali siano dettate più opportune norme per una più rigida e vasta applicazione della legge sui gassogeni, e siano fissate agevolazioni di trasporto per la legna da trasformarsi in carbone per gassogeni e per il carbone stesso;
per gli olii da lignite, preso atto della dichiarazione del rappresentante dell'A.N.I.C. con la quale afferma che il suddetto ente è pronto a rinunciare al privilegio concessogli dal R. decreto-legge 11 maggio 1936, n. 959, qualora vi siano iniziative private disposte a realizzare il problema dei combustibili liquidi dalle ligniti, auspica che siano realizzati gradualmente entro il 1940-41 i previsti impianti di gassificazione sistema Fischer da almeno 35.000 tonnellate ciascuno, iniziando eventualmente e senza alcun indugio da S. Giovanni Valdarno e provvedendo al rimanente tonnellaggio con produzione di catrami da distillazione di lignite nazionale specialmente di Bacu Abis onde approvvigionare gli impianti di idrogenazione di Livorno, risolvendo così tutti i problemi connessi all'industria lignitifera, non ultimo quello sociale e quello politico-militare;
che in relazione alle necessità belliche sia conseguito nella produzione di benzine autarchiche un'aliquota a numero di ottano non inferiore a 74-78;
e che siano icoraggiate le produzioni di idrocarburi a numero di ottano ancor più elevato;
riafferma infine tutte le quote fissate già nel piano per le diverse fonti di produzione condizionando ancora quelle delle rocce asfaltiche ai risultati degli esperimenti in corso, e ritiene che nel piano stesso - ferma restando la quota totale di produzione dell'alcool carburante - sia da assegnare una quota-parte non inferiore ai 150.000 ettanidri all'alcool da saccarificazione del legno".
"La Corporazione della Chimica, udita la relazione del Vice-Presidente sullo sviluppo del piano autarchico per la potassa e l'alluminio, esprime il proprio compiacimento per gli sviluppi assunti dall'industria nazionale dell'alluminio, e per le precisazioni legislative già indicate in rapporto a quanto disposto dalla legge 16 giugno 1938-XVI, n. 1199;
e fa voti:
a) che sia adeguatamente protetta l'industria di potassa tecnica, rivedendo i contingenti di importazione basati sopra una situazione produttiva ormai superata;
b) perchè dai competenti organi statali sia coadiuvata, protetta o potenziata l'iniziativa privata degli eventuali impianti pilota con i nuovi processi per la realizzazione di alluminio e potassa;
c) che sia ancora considerata l'opportunità della creazione di un Istituto Corporativo per l'Alluminio allo scopo, già noto, di trovare nuove applicazioni, diffondere l'uso del metallo; studiare nuovi processi di produzione, ecc. e anche per adeguare la portata dei provvedimenti governativi all'incremento della potenzialità produttiva".
"La Corporazione della Chimica, udita la relazione del Vice-Presidente sullo sviluppo del piano autarchico dell'azoto; ed esaminata la mozione approvata dal Comitato corporativo dell'azoto,
fa voti:
1) che siano sempre più diminuite le importazioni del nitrato del Cile; che resti confermata la percentuale del 12% nel calcolo dell'incremento dei consumi e delle potenzialità degli impianti anche per gli anni avvenire;
2) che sia confermato il margine di garanzia nella potenzialità teorica del 20% rispetto alle produzioni effettive;
3) che siano incrementati quanto più possibile i consumi agricoli di prodotti azotati al fine di aumentare i rendimenti delle culture e di costituire una maggiore attrezzatura produttiva, e, conseguentemente, una più ampia garanzia per i bisogni di guerra;
4) che, ai fini indicati nel precedente numero, sia potenziata dai competenti organi agrari la propaganda per una razionale concimazione azotata delle superfici coltivate;
5) che sia favorita ed organizzata una possibile attività tendente a realizzare una esportazione;
6) che siano confermati infine i 3 seguenti punti:
distribuzione geografica degli impianti con tendenza a creare i nuovi nell'Italia Centro Meridionale;
facilitazioni per nuovi impianti di media potenzialità;
precedenza nell'autorizzazione agli impianti con produzione autarchica di idrogeno".
"La Corporazione della Chimica, udita la relazione del Vice-Presidente sullo sviluppo del piano autarchico per il cloro, riaffermando che le principali utilizzazioni che si possono dare al cloro sono quelle che consentono la produzione di cellulosa sia per il raion come per la carta; oltre a quelle minori che si hanno e si avranno nella produzione di ossicloruro di rame da usarsi come anticrittogamico a basso tenore di rame, conferma le quote previste dal piano autarchico, e fa voti che sia dato il maggiore sviluppo possibile, nella produzione di cellulosa per la carta e per il raion, ai processi che utilizzano il cloro;
e che sia facilitata la risoluzione del problema delle utilizzazioni delle immondizie parimenti con metodi al cloro, in modo tale che possa essere assicurato, anche in tempo di pace, un ampio consumo di cloro che in tempo di guerra potrebbe essere portato a soddisfare le esigenze belliche;
che sull'impiego della soda sia data la preferenza alla soda proveniente dagli impianti di soda elettrolitica;
e propone la creazione di un Comitato Intercorporativo del Cloro nel quale le categorie produttrici e consumatrici per valutare le possibilità di cui sopra in relazione agli oneri derivanti tenute presenti le supreme necessità del paese".
"La Corporazione della Chimica, conferma che l'autarchia nel settore farmaceutico riveste un'importanza basilare non solo sotto l'aspetto valutario importazione-esportazione, ma soprattutto per la difesa del Paese e per il notevole contributo che essa apporta alla preparazione chimica nazionale; ribadisce i voti già formulati in sede di preparazione dei piani autarchici e cioè:
1) che sia attuata una rigorosa selettiva applicazione del regime delle licenze alla importazione dei prodotti farmaceutici e delle specialità medicinali previo parere della Sanità Pubblica del Comitato Corporativo Farmaceutico, negando l'importazione ai prodotti che sono fabbricati in Paese e identici nella qualità a quelli stranieri;
2) che sia fatto obbligo agli Enti pubblici e alle opere assistenziali od ospitaliere di usare i prodotti già fabbricati in Italia in quantità sufficiente e in qualità ineccepibile;
3) che sia svolta energica opera presso le associazioni di categoria dei medici, grossisti e farmacisti per un'opera di tutela e preferenza a favore del prodotto nazionale;
4) che siano parificate agli effetti della legge sulle specialità medicinali quelle di provenienza estera e quelle italiane abolendo le officine terminali esercitate in Italia dall'industria straniera;
5) che sia impresso un più rapido ritmo alla approvazione delle nuove specialità nazionali a carattere scientifico.
Il Comitato Tecnico Corporativo dei Grassi nella sua riunione dell'8 settembre 1938-XVI, preso in esame lo stato attuale della produzione nazionale per i grassi in relazione al piano autarchico stabilito dalla Corporazione nel decorso anno, afferma che il piano autarchico prestabilito deve ritenersi completamente realizzato nel 1938 per quanto riguarda il settore dei grassi animali;
per il settore dei grassi di origine vegetale invece se la stessa sicurezza non può essere formulata, è doveroso prendere atto dell'ottimo lavoro compiuto dalle Organizzazioni competenti, e, fatta astrazione della produzione dell'olio di oliva, che segue un ritmo suo proprio e che interessa soprattutto l'alimentazione, constata che si può sin da questo momento ritenere sicura la realizzazione completa del piano autarchico per il 1940.

Da: "Sindacato e Corporazione, Bollettino d'informazioni corporative a cura del Ministero delle Corporazioni", Volume LXX - N. 3, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1-30 settembre 1938 - XVI.

 

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