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Sezione 12: DAVANTI AGLI OCCHI DI TUTTI
La comunicazione autarchica

MOZIONE PER L'ATTUAZIONE DEL PIANO AUTARCHICO
DELLE TERRE DECOLORANTI

La Corporazione della Chimica, preso in esame lo stato di attuazione del piano autarchico delle terre decoloranti;
prende atto dell'autarchia assicurata, per questo settore produttivo, delle iniziative in atto e da quelle in corso di attuazione;
segnala ai competenti Dicasteri l'opportunità di tempestive disposizioni per una riduzione delle importazioni di terre decoloranti straniere;
raccomanda, a questo fine, l'adozione di criteri di sufficiente larghezza circa la valutazione della qualità delle terre attivate nazionali da sostituirsi alle straniere attualmente in uso, nel senso di permettere l'ulteriore importazione di queste nei soli casi di comprovata insostituibilità per determinati usi particolari;
segnala l'opportunità di considerare decadute le autorizzazioni già concesse e non ancora sfruttate nei previsti termini di legge, e di rinviare qualunque decisione circa eventuali nuove domande per nuovi impianti ed ampliamenti di fabbriche di terre decoloranti, finchè dall'effettivo impiego delle terre attivate nazionali non si abbiano elementi più precisi per la valutazione dei corrispondenti presumibili fabbisogni futuri.
La Corporazione della Chimica, preso in esame lo stato di attuazione del piano autarchico degli acidi organici ed inorganici,
conferma le previsioni del piano autarchico per l'anno 1940,
fa voti che le poche discordanze rilevate fra l'attuazione del piano e la sua impostazione primitiva, vengono eliminate, ed a questo fine
ritiene necessario:
a) per quanto riguarda l'acido nitrico, che ogni nuova fabbrica di ammoniaca sintetica e derivati debba attrezzarsi, nei limiti delle possibilità pratiche, per produrre almeno il 50 % dell'azoto totale sotto forma di azoto nitrico;
b) per quanto riguarda l'acido cloridico, che venga fissato un opportuno rapporto tra acido cloridrico di reazione ed acido cloridico sintetico, e che la produzione di quest'ultimo venga garantita da adeguata disponibilità di energia elettrica a basso prezzo;
c) per quanto riguarda l'acido solforico, che l'indirizzo seguito nel primo anno di attuazione del piano, venga mantenuto in seguito con gli stessi criteri di pratica realizzazione;
d) per quanto riguarda gli acidi citrico e tartarico, che le possibilità produttive istituzionali vengano con ogni mezzo portate al massimo e massimamente protette per ogni possibile incremento della esportazione di questi prodotti o dei rispettivi derivati.
La Corporazione della Chimica, constatato:
che il piano autarchico degli intermedi e dei coloranti ha avuto ampia attuazione con la creazione degli impianti per la fabbricazione dei coloranti antrachionici, ticindaci, alizarine e con la integrazione delle serie già disponibili;
che l'importazione dei prodotti intermedi va completamente cessando;
che il fabbisogno di ausiliari per l'industria della gomma la cui produzione si connette a quella degli intermedi è integralmente assicurato dalla produzione nazionale,
esprime il proprio compiacimento per i risultati conseguiti e nell'intento di raggiungere un perfetto equilibrio fra importazione ed esportazione,
constata che nella produzione degli acceleramenti organici di vulcanizzazione e degli antionidanti sostanziali per la industria nazionale della gomma, l'autarchia è da ritenersi già completamente raggiunta,
fa voti perché:
1) rinnovandosi i trattati commerciali con i paesi importatori venga sancito il principio del rispetto qualitativo della produzione nazionale;
2) la nuova tariffa doganale contempli dazi ad valorem paragonabili a quelli in vigore negli altri paesi produttori;
3) attraverso una più profonda e rigorosa indagine delle domande di importazione e ad altri eventuali provvedimenti commisurata al valore della merce estera richiesta si riducano le importazioni alle strettissime e reali esigenze del consumo;
4) si adottino provvidenze intese ad intensificare l'esportazione.
La Corporazione della Chimica, richiamate le proprie mozioni del 23 gennaio 1937-V e del 24 settembre dello stesso anno relativamente al piano autarchico dei cuoi e dei concianti;
constatato che l'Industria Conciaria Nazionale è ormai perfettamente attrezzata, avendo realizzato impianti che si possono ritenere i più moderni anche nei confronti con l'estero ed avendo realizzati procedimenti tecnici che consentono la prodduzione in Paese di ogni qualità di conciato, comprese quelle che in passato si importavano dall'estero;
constatato che il potenziale produttivo degli stabilimenti conciari nazionali è largamente sufficiente in tutte le branche e specialità a coprire sia il fabbisogno ordinario che quello straordinario del Paese, tanto per i consumi civili quanto per quelli delle Forze Armate;
constatato che la insufficienza della produzione nazionale di pelli gregge richiede misure che servono a sopperire al fabbisogno ordinario dei consumi civili e militari, non solo, ma a formare anche in Paese congrue scorte per i casi di emergenza;
constatato che la esportazione di pelli gregge nazionali non dovrebbe mai sottrarre al Paese le qualità idonee e necessarie alla produzione degli articoli occorrenti alle Forze Armate;
constatato che in confronto ad una sempre maggiore limitazione nella disponibilità di pelli gregge stanno ancora notevoli importazioni di pelli conciate, importazioni non più necessarie al Paese e che sottraggono lavoro ai nostri stabilimenti;
constatato che il contributo dell'Impero all'approvvigionamento delle pelli è limitato a quantitativi modesti poiché l'85% circa del totale gettito in pelli gregge dei territori dell'Impero viene riservato all'esportazione;
fa voti che la complessa situazione relativa all'approvvigionamento ed alla formazione delle scorte necessarie di pelli gregge venga riesaminata dagli Organi competenti del Governo;
che si annullino, od almeno si limitino per quanto è possibile, le importazioni di conciato e di manufatti in cuoio;
che si favorisca la indispensabile importazione di pelli gregge e si limiti la esportazione di quelle pelli pregiate nazionali, che sono necessarie ai rifornimenti della Nazione,
invita, in conformità della mozione presentata il 24 settembre XV, le amministrazioni delle Forze Armate a far conoscere i quantitativi di greggio loro occorrenti ed a far conoscere quelle modificazioni che si sono invocate nelle riunioni precedenti, ai capitoli d'appalto esistenti, sempre tenendo nel massimo conto le esigenze delle Forze Armate, allo scopo di consentire - e ciò ai fini dell'autarchia - il massimo impiego possibile di pelli di produzione nazionale,
e riafferma - per quanto riguarda i concianti - pienamente raggiunta l'autarchia valutaria, mentre realizzata la redistribuzione delle fabbriche è realizzabile - quanto occorra - l'autarchia assoluta, ove si blocchi a favore del consumo interno quel quantitativo di concianti nazionali, che ora viene normalmente esportato.
La Corporazione della Chimica, udita la relazione del Vice-Presidente sullo sviluppo del piano autarchico delle materie plastiche;
confermando le quote fissate nel piano;
esprime il proprio compiacimento per le realizzazioni ottenute nel settore e per quelle ancora più importanti che negli anni prossimi si andranno a realizzare;
fa voti che si addivenga presto alla definizione dei casi, come disposto dalla legge 16 giugno 1938-XVI, n. 1199, in cui essendo vietato l'uso dei metalli di importazione, debbano essere usate le materie plastiche;
che siano attuati tutti gli altri provvedimenti già auspicati nel piano autarchico.
La Corporazione della Chimica, a conclusione delle discussioni svoltesi in merito alla realizzazione dei vari piani di autarchia;
considerata la necessità che il Governo adotti tutti i possibili provvedimenti atti à stipulare le private iniziative tendenti a realizzare l'autarchia nei diversi settori dell'industria chimica italiana,
premesso che i voti seguenti per quanto riguarda i punti 1 e 2 si intendono subordinati alle effettive possibilità della finanza e, per quanto riguarda il n. 3 presuppongono una stretta collaborazione con le categorie commerciali:
1) che nella determinazione e variazione delle tasse gravanti direttamente sulla produzione (tassa di fabbricazione sull'alcool, tassa di vendita sui prodotti petroliferi, ecc.) si tenga conto della necessità di facilitare per quanto possibile le iniziative tendenti alla realizzazione dell'autarchia;
2) che nei casi in cui gravino stilla fabbricazione dei prodotti destinati alla esportazione, imposte di fabbricazione, tassa scambi, e simili, si faccia luogo all'integrale rimborso dei gravami suddetti;
3) che in sede di rinnovamento di accordi commerciali, si cerchi di assicurare nella misura più larga possibile il mercato italiano alla produzione italiana abbandonando in quegli accordi in cui ancora permane, il riferimento alle importazioni del 1934, data posteriormente alla quale numerose produzioni autarchiche si sono effettuate in Paese;
4) che sia quanto più possibile affrettata la entrata in funzione della nuova tariffa doganale;
5) che si cerchi di assicurare attraverso la sanzione di decadenza dopo congruo termine dalla autorizzazione, la effettiva esecuzione degli impianti autorizzati dal Ministero delle Corporazioni in base alla legge;
6) che sia favorita la formazione in misura sempre più larga dei quadri tecnici e delle maestranze specializzate necessarie allo sviluppo dell'industria chimica italiana.
La Corporazione della Chimica, rilevato come l'azione autarchica impressa nella vita della Nazione abbia prodotto una imitazione in tutti i Paesi non solo europei ma anche di oltre Oceano e specie in U.S.A.,
constatata la necessità di tener presente in questo senso sia le iniziative che le risultanze relative dei Paesi esteri, specie per quanto possano incidere nei rapporti nella produzione e dell'esportazione del nostro Paese agli effetti di un migliore studio ed indirizzo dei piani autarchici,
fa voti che le Corporazioni siano poste in grado di conoscere le esperienze e iniziative suddette, mediante comunicazione tempestiva e continuativa da parte delle Rappresentanze italiane all'Estero (addetti commerciali, Camere di commercio e Federazioni delle Camere di commercio estero, ecc..).

Da: "Sindacato e Corporazione, Bollettino d'informazioni corporative a cura del Ministero delle Corporazioni", Volume LXX - N. 3, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1-30 settembre 1938 - XVI.

 

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