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Un Chimico di Fabrizio De André,
da: Non al denaro non all'amore né al cielo, 1971
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Solo la morte m'ha portato in collina
DO SOL LAm MIm
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
FA DO RE7 SOL7
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
FA SOL7 DO
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina
FA DO RE7 SOL7
solo la morte mi ha portato in collina.
FA DO SOL7 DO
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Da chimico un giorno avevo il potere
di sposar gli elementi e farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore
affidando ad un gioco la gioia e il dolore.
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Guardate il sorriso guardate il colore
DO FA DO
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
FA DO FA SOL
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
DO FA DO
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
FA DO FA SOL7
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
FA DO SOL7 DO
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Che strano andarsene senza soffrire,
senza un volto di donna da dover ricordare.
Ma è forse diverso il vostro morire
voi che uscite all'amore che cedete all'aprile.
Cosa c'è di diverso nel vostro morire.
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Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.
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Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'idrogeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.
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Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore. |