![a4](../media/arco4.jpg) |
![](../media/shim.gif) |
![](../media/shim.gif) |
![](../media/shim.gif) |
|
|
TADDEI, Gioacchino |
|
|
(1792-1860) Professore di farmacologia all'Arcispedale di Firenze,
fu eletto nel Parlamento toscano nato dalla rivoluzione del 1848,
e ne divenne il Presidente. Dopo il ritorno del Granduca, con un
decreto del 7 maggio 1849 gli fu tolta la cattedra, fu destituito
da tutti gli incarichi pubblici, privato dello stipendio e della
pensione che gli era stata assegnata per aver scoperto un antidoto
contro l'avvelenamento da sali mercuriali. Taddei intraprese un
insegnamento privato di chimica e, data la figura del docente, "fu
allora una dimostrazione politica l'iscriversi al corso privato
del Taddei e l'acquistare la sua opera di chimica ed essa si trova
forse ancora in molte famiglie fiorentine in cui certo non si studiavano
i suoi volumi di chimica generale". Dopo l'annessione della
Toscana Taddei riottenne la sua cattedra e fu nominato Senatore
del Regno.
|
|
|
VECCHI, Annibale |
|
|
(1819-1880) Farmacista; fu cospiratore
mazziniano impeccabile, nel senso che malgrado fosse fiduciario di
Mazzini la polizia papalina non riuscì a trovare prove contro
di lui. Nel giugno del 1859 divenne lui stesso reggente dell'Ufficio
di Pubblica Sicurezza per conto del Governo provvisorio. Al termine
dell'insurrezione riparò in Piemonte, facendo breve tappa -
fra le molteplici attività - nel laboratorio di Piria. Nel
maggio 1861 torna a Perugia, dove assume la cattedra di farmacia che
fino ad allora era stata ricoperta dal Sebastiano Purgotti. |
|
|
VITALI, Discoride |
|
|
(1832-1917) Fu uno dei tanti chimici italiani che visse appassionatamente
le vicende risorgimentali. Nato a Cortemaggiore, e quindi suddito
del Ducato di Parma e Piacenza, partecipò alla guerra di
Crimea come volontario nell'esercito sabaudo. Essendosi arruolato
in un esercito straniero fu condannato all'esilio. Amnistiato tornò
a Piacenza, ma nel 1859 è nelle file garibaldine.
|
|
|