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Sezione 01: IL THEATRUM ALCHEMICUM
L'Alchimia e i suoi segreti
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La quinta essenza |
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Negli anni 1351-52 un francescano appartenente
alla corrente degli Spirituali, Giovanni da Rupescissa, rinchiuso
nel carcere di Avignone a motivo della sua attività profetico-politica,
scrisse l'opera che segna l'ultima tappa creativa dell'alchimia latina,
il Liber de consideratione quintae essentiae.
In essa egli insegna a distillare alchemicamente (e cioè in
un vaso ermeticamente sigillato) il vino, modificando una tecnica
già in uso per la produzione di aquae medicinali; e
designa l'alcool così ottenuto col nome di quinta essentia,
che la filosofia scolastica riservava alla materia incorruttibile
dei cieli, perché "continuando a sublimare con elevazioni
e discese fino a mille volte giunge ad una glorificazione così
eccelsa da diventare un composto incorruttibile quasi come il cielo,
e perciò, dal fatto che ha la natura del cielo, è chiamata
quintessenza, poiché sta in rapporto col nostro corpo come
il cielo sta in rapporto col mondo intero." |
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Alambicco, sec. XVII
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