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Sezione 04: LA SCIENZIATO SOLITARIO
Amedeo Avogadro

La fisica sublime    

Avogadro insegnò all'Università di Torino tra il 1820 ed il 1821 e, in seguito, dal 1834 al 1850. Lo scienziato torinese nutrì un particolare interesse per il problema della diffusione del sapere scientifico, in relazione alla formazione degli alunni delle scuole primarie e secondarie, che dovevano essere educati ad una positiva ricezione dell'immagine della scienza e della tecnica. In questo senso si svolse l'attività di Avogadro all'Università di Torino come docente di Fisica Sublime, insegnamento inserito all'interno del corso di Filosofia positiva presso la Facoltà di Lettere e Scienze (ex Facoltà delle Arti). Il corso era destinato soprattutto a formare gli insegnanti delle scuole superiori. Fra il 1837 ed il 1841 Avogadro pubblicò (con il finanziamento del re Carlo Alberto) un manuale universitario, diviso in quattro volumi, dal titolo Fisica de' corpi ponderabili. Lo scienziato non concepì la Fisica come un manuale tradizionale. In essa, infatti, gli elementi del sapere non sono presentati in maniera assiomatica, attraverso enunciati elementari. La forma è discorsiva, sono presenti ampi cenni storici e, soprattutto, vengono descritte le ricerche in corso e le ipotesi alternative. Avogadro cerca di offrire un'immagine della ricerca scientifica aperta e non dogmatica.

 

AMEDEO AVOGADRO
Fisica dei corpi ponderabili, 4 voll.
Torino, Stamperia Reale, 1837-1841

 

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