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Sezione 08: LE ARTI DEI COLORI
Dalla chimica tintoria ai coloranti di sintesi
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1752, Crocus sativus L
disegno di Francesco Peyrolery, in: Iconographia
Taurinensis
Università di Torino, Dipartimento di Biologia Vegetale.
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L'Iconographia Taurinensis è
un unicum composto da 64 volumi dipinti fra il 1752 ed il 1868.
La collezione è costituita da 7640 tavole acquarellate su carta,
che documentano l'attività scientifica svolta presso l'Orto
Botanico universitario torinese ad opera di quattro principali disegnatori,
che operarono in gran parte in successione nel tempo: Francesco Peyrolery,
Antonio Bottione, Angela Rossi Bottione e Maddalena Lisa Mussino.
La loro collaborazione con i botanici che diressero l'Orto fu sempre
molto stretta e consentì di raggiungere una notevole precisione
scientifica che aumenta il valore ed il prestigio della collezione,
splendida anche dal punto di vista artistico.
Le tavole testimoniano sia l'evolversi delle ricerche floristiche
sul territorio piemontese e in altre aree di esplorazione, sia la
continuità delle pratiche di acclimatazione di specie esotiche,
sia la presenza delle varie colture anche di specie autoctone che
furono ospitate nell'Orto nei diversi periodi. |
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Crocus sativus L., Tavola
attribuita a Francesco Peyrolery, Acquarello su carta ( 45 x 28 cm
) eseguito con colori naturali ottenuti da pigmenti vegetali e minerali.
La tavola, numero 52, è collocata nel volume 1, datato in frontespizio
1752, e comprendente 150 disegni.
Essa testimonia l'acclimatazione presso l'Orto torinese della specie,
W-asiatica.
L'uso di questa piccola bulbosa è dovuto alle sostanze presenti
negli stimmi rosso bruni del fiore che, seccati e polverizzati forniscono
lo zafferano. Da questo si ottiene una sostanza colorante idrosolubile
detta crocina o crocoside. Il pigmento tinge lana, seta e cotone in
varie tonalità, dal giallo chiaro al giallo-verde.
Lo zafferano è anche noto come condimentario per le sue proprietà
eupeptiche e stimolanti ed è inoltre impiegato in liquoreria. |
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Mahonia aquifolium (Pursh)
Nutt.
Tavola attribuita a Maddalena Lisa Mussino.
Il Volume è privo di datazione e di frontespizio.
Acquarello su carta(38 x 49 cm) eseguito con colori di sintesi.
La tavola è contenuta nel volume 56, costituito da 111 acquarelli.
Maddalena Lisa Mussino operò presso l'Orto dal 1838 al 1868
e la sua opera segna l'inizio dei colori di sintesi. Negli ultimi
15 volumi dell'Iconographia le tavole sono prevalentemente di sua
mano, anche se nei volumi dal 48 al 50 disegni prodotti da lei sono
ancora frammisti ad altri di Angela Rossi Bottione. Il Volume 56 si
pone fra quelli in cui la sua presenza predominante è ormai
accertata.
La specie presentata nella tavola esposta è Nord americana,
ombrofila, spesso utilizzata come ornamentale in parchi e giardini.
Da varie parti della pianta (frutti, rami, foglie, radici) si ottiene
un pigmento usato per la tintura della lana nei colori dal viola al
rosa-arancio. |
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