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Sezione 08: LE ARTI DEI COLORI
Dalla chimica tintoria ai coloranti di sintesi

     

Nel 1824 Giambattista Serratrice domandò al governo un privilegio "per l'uso di una macchina per scaldare l'acqua nei tini in cui si tingono i panni per risparmio di combustibile". La domanda, nonostante l'esperienza di Serratrice, membro di una antica famiglia biellese di tintori, non venne accolta favorevolmente dall'Accademia e Serratrice non ottenne il privilegio.
La domanda è particolarmente interessante perché, oltre al disegno allegato - una delle pochissime testimonianze rimasteci di un interno di bottega tintoria ottocentesco, evidenzia gli aspetti economici dovuti alla scarsezza dei combustibili, un problema particolarmente sentito in Piemonte e analizzato da Prospero Balbo in quegli anni.

 

Disegno presentato da Serratrice per ottenere un Privilegio reale "per l'uso di una macchina per scaldare l'acqua nei tini in cui si tingono i panni per risparmio di combustibile"
(Archivio Storico dell'Accademia
delle Scienza di Torino)

 

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