Stanislao Cannizzaro (1826-1910) va collocato
fra i ricercatori del nostro Paese che hanno lasciato una impronta
decisiva nella storia della scienza. Nato a Palermo in una famiglia
dell'alta borghesia, svolse un ruolo essenziale nella costituzione
della scuola chimica italiana.
Dal punto di vista scientifico la sua attività può essere
divisa in tre periodi. Dal 1846 al 1855 visse con Raffaele Piria un
intenso apprendistato nelle arti difficili della chimica organica,
mentre strinse un forte sodalizio di amicizia e ricerca con l'amico
Cesare Bertagnini. Gli anni fra il 1855 e il 1870 furono quelli più
ricchi di risultati scientifici, ottenuti prima a Genova e, dopo l'annessione
della Sicilia alla corona dei Savoia, a Palermo. Infine, dopo la liberazione
di Roma, fu chiamato sulla cattedra di Chimica di quella Università,
e iniziò una tenace opera politica per dotare la Nazione di
presidi scientifici adeguati, i cui esiti più importanti furono
la fondazione dei Laboratori centrali delle Gabelle e dei Laboratori
della Sanità pubblica. |
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Ritratto di Stanislao Cannizzaro
riproduzione del ritratto eseguito nel 1858 da Demetrio Salazaro,
cognato di Cannizzaro
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