Pianta della rete fognaria a Torino
quartiere di S. Salvario (1892)
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La prima legge sulla salute pubblica del
1888 vede l'intervento diretto dello Stato italiano nella prevenzione
e repressione per la tutela dell'igiene e sanità Oltre
al riordino generale degli uffici ministeriali e alla polizia mortuaria,
si provvede con norme di previdenza alla sanità marittima,
all'assistenza e alla vigilanza zooiatrica, all'esercizio
delle professioni sanitarie, all'igiene del suolo, dell'abitato,
delle bevande, degli alimenti e alle misure necessarie contro la diffusione
delle malattie infettive dell'uomo e degli animali. Nei regolamenti
locali di igiene si procede con una severità tale che molti
comuni, le cui finanze erano già state sottoposte a dura prova
nel 1868 per la costruzione obbligatoria delle strade di loro competenza,
andarono in rovina per i costosi lavori delle condutture d'acqua
e per lo spostamento dei cimiteri a 200 metri dall'abitato. Nonostante
i gravi risultati sotto l'aspetto finanziario, la legge produce
benefici notevoli, l'igiene ora è avvertita come requisito
essenziale del Paese secondo i criteri ispirati dalle grandi capitali
europee, prime tra tutte Parigi e Londra. |