Il procedimento di fabbricazione del carbonato basico di piombo
viene condotto in un apposito edificio. Qui il piombo, fuso in una
caldaia, viene versato, tramite un apposito imbuto, sopra una piastra
in pietra inclinata e con la superficie scabra. Si ottengono così
delle lamine che vengono sospese con aste sopra cassoni che contengono
l'uva in fermentazione la cui anidride carbonica reagendo col piombo
fornisce, in sei mesi, il prodotto cercato. Produzione annua prevista
mille quintali.
La particolarità del procedimento sta nel doppio sistema
di riscaldamento: una stufa collocata al centro del locale inferiore
riscalda l'intercapedine sotto il solaio dove poggiano quattro cassoni,
mentre una caldaia genera vapor d'acqua che in tubi di rame viene
fatto circolare nei cassoni stessi. Dopo il lavaggio ed il recupero
del piombo non combinato, il sedimento viene raccolto e posto ad
essicare in forme che vengono trasportate nel locale soprastante
con una "macchina a catena".
[Angelo Bassani, I premi d'industria d'interesse chimico nel
Veneto austriaco (1806-1858): un'indagine preliminare, "Rendiconti
dell'Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL - Memorie di
Scienze Fisiche e Naturali", 1999, Serie V, 23 (117), pt. II,
t. II, pp. 149-169]
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Processo di fabbricazione della biacca
Pietro Bigaglia
8 tavole su quadernetto, Venezia. 1840
Medaglia
d'oro al Concorso dei premi d'industria, Venezia, 1842
Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti
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