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ACCADEMIA DELLE SCIENZE
Nel 1757 Luigi Lagrange, Gianfrancesco Cigna e Angelo Saluzzo di Monesiglio
fondarono una "società privata", per confrontare le ricerche scientifiche
che stavano conducendo e per diffonderne i risultati attraverso
pubblicazioni.
Nel 1783 il re Vittorio Amedeo III con Regie Lettere Patenti trasformò la
Società privata in Reale Accademia delle Scienze di Torino, di cui fecero
parte i migliori scienziati subalpini. Grazie all'Accademia, gli scienziati
ben presto instaurarono diversi contatti con il mondo scientifico europeo.
Il motto dell'Accademia delle Scienze "Veritas et Utilitas" sintetizza le
finalità dell'istituzione, il cui scopo è il progresso delle conoscenze,
senza mai perdere di vista le applicazioni pratiche della ricerca, utili
all'intera società. L'Accademia diventerà ben presto il "luogo della
scienza" torinese, almeno per tutto il suo primo secolo di vita. Non solo
l'Accademia ospitò prestigiosi dibattiti scientifici, ma si fece promotrice
di un'intensa attività di supporto del Governo, sia nel settore
dell'innovazione tecnologica (gestendo in pratica l'Ufficio brevetti), sia
bandendo concorsi per la promozione economica e sociale del Paese.
Gianfrancesco Cigna, Luigi Lagrange, Giuseppe Angelo Saluzzo, fondatori della Reale Accademia delle Scienze
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