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LA GRANDE INDUSTRIA
L'industria torinese ha le sue origini nel Borgo Dora e qui trovò l'energia
necessaria al suo sostentamento.
In seguito alla rivoluzione industriale all'acqua si sostituì il carbone e
ai mulini ad acqua sopravvennero le macchine a vapore. Fu dunque necessario
fare ricorso a nuove infrastrutture: la ferrovia divenne sempre di più la
condizione indispensabile per l'insediamento di un'industria, dato che alla
fine dell'Ottocento non esistevano mezzi di trasporto terrestre
altrettanto veloci e affidabili come il treno.
Le officine ferroviarie per prime, e quindi in seguito tutta l'industria
meccanica dei trasporti, delle macchine utensili, delle macchine da stampa,
delle armi si insediarono lungo le strade ferrate.
Nel 1899 fu fondata la Fiat, che ebbe la sua prima sede in corso Dante, a
sud della città. Dopo alcuni anni si progettò il Lingotto, un imponente
complesso industriale che sorse lungo la linea ferroviaria di Genova e fu
dotato di un ampio scalo e di un raccordo ferroviario.
Lo sviluppo verticale di Torino, da nord a sud, e l'abbandono dell'asse
della Dora, sono il sintomo più evidente di questa metamorfosi industriale.
Officine Fiat di corso Dante
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