A partire dal dopoguerra, nel volgere di pochi anni, sono milioni i metri cubi di edificato che si materializzano, come d’incanto, sulle Alpi occidentali italiane. Malgrado la costruzione quantitativa delle Alpi rappresenti l’espressione di un crescente malessere nei confronti dei territori metropolitani, il riferimento alla città sembra essere un dato ineludibile. Originati dalla domanda di un habitat differente, i nuovi paesaggi costruiti della montagna nascono dalla semplice iterazione sul terreno di tipologie abitative urbane, ibridate prospetticamente tramite gli stilemi della cultura di massa del rustico internazionale.
Al turismo di massa e ai suoi fenomeni fisici fa da contraltare la crisi finale delle società e dei generi di vita tradizionali della montagna, con la fuga degli abitanti verso le città e i fondovalle. In alcune aree montane, come quelle occitane del sudovest del Piemonte, ciò praticamente determina lo spopolamento delle alte e medie valli. Al susseguirsi ciclico delle stagioni si sovrappone il ritmo spezzato dell’alta o bassa stagione turistica. L’architettura di qualità realizzata tra la seconda metà degli anni cinquanta e i primi settanta è figlia di questi grandi fenomeni di trasformazione, e specificamente del turismo di massa.
Nascono le stazioni di terza generazione, enormi luna park tecnologici posti al centro di un paesaggio reso artificiale, rappresentano la punta più estrema di un’idea di consumo iperspecializzato e urbano della montagna. Prevale un immaginario da modernismo radicale, quasi da science-fiction. Le stazioni sono come delle macchine perfettamente pianificate e organizzate, autentiche utopie architettoniche realizzate, espressione delle visioni megastrutturali e tecnocratiche degli anni sessanta. La dimensione massima dell’insediamento viene determinata a priori, matematicamente, in funzione del domaine skiable.
Verso la fine degli anni ’70, per contro, al modo di consumare e abitare il territorio alpino della modernità, si affiancano nuove forme di turismo soft attente al rapporto con il contesto. Il linguaggio architettonico modernista – in quanto simbolo della colonizzazione urbana della montagna – entra in crisi di legittimità, e le stazioni devono inseguire i nuovi gusti dei mountain users sulla strada dell’effetto villaggio. Grande è brutto, piccolo è bello. E il cemento, l’acciaio, il vetro della modernità vengono sempre più spesso sostituiti dalla pietra e dal legno.
- Luogo
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- Progettista Z-A
- Anno 0-9
- Anno 9-0
Villa Bruno e Villa Treves
Progettista:
Pietro Derossi
Derossi
Luogo:
Pré-Saint-Didier e Courmayeur (AO)
Anno:
1959-1965
Villa Laudi e Villa Bompard
Progettista:
Pietro Derossi
Derossi
Luogo:
Pré-Saint-Didier e Courmayeur (AO)
Anno:
1959-1965
Colonia Italsider
Progettista:
Renato Severino
Severino
Luogo:
Sansicario, Cesana (TO)
Anno:
1959-1962
Colonia Montana Olivetti
Progettista:
Claudio Conte, Leonardo Fiori
Fiori
Luogo:
Brusson (AO)
Anno:
1955-1961
Condominio
Progettista:
Gianni Torretta, Pio Brusasco
Brusasco
Luogo:
Bardonecchia (TO)
Anno:
1972-1973
Raccordo autostradale del Gran San Bernardo
Progettista:
Giorgio Dardanelli
Dardanelli
Luogo:
Saint-Rhémy-en-Bosses (AO)
Anno:
1962
Complesso residenziale
Progettista:
Laurent Chappìs
Chappis
Luogo:
Pila, Gressan (AO)
Anno:
1971-1980
Complesso residenziale Plein Soleil
Progettista:
Studio CCDN
CCDN
Luogo:
Pila, Gressan (AO)
Anno:
1976
Complesso residenziale Cielo Alto
Progettista:
Renato Piramide, Maria Coletti, Mario Megna, Francesco Dolza
Dolza
Luogo:
Breuil-Cervinia, Valtournenche (AO)
Anno:
1972-1978
Complesso Turistico Sansicario
Progettista:
Paolo Cattaneo, Sandro Marinone, Diana Viglietti Cattaneo
Cattaneo
Luogo:
Sansicario, Cesana (TO)
Anno:
1977
Chiesa a Montoso
Progettista:
Aimaro Isola e Roberto Gabetti
Gabetti
Luogo:
Montoso, Bagnolo Piemonte (CN)
Anno:
1963-1967
Complesso Residenziale Concaneve
Progettista:
Aimaro Isola, Guido Drocco e Roberto Gabetti
Gabetti
Luogo:
Sestrière (TO)
Anno:
1973-1980
Monumento alla Resistenza
Progettista:
Aimaro Isola, Roberto Gabetti
Gabetti
Luogo:
Prarostino (TO)
Anno:
1965-1967
Complesso Residenziale a Grangesises
Progettista:
Pompeo Trisciuoglio
Trisciuoglio
Luogo:
Grangesises, Sauze di Cesana (TO)
Anno:
1977-1986